Recensioni Libri

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Una sezione dedicata a tutte le recensioni di libri, recensioni di romanzi e libri da leggere: dai classici ai libri da non perdere assolutamente fino alle novità in libreria.


La lettura, succede spesso, conduce la mente in luoghi reconditi, immagini rimaste sepolte dal tempo che non ricordavamo di conservare. E' accaduto con il romanzo di Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza edito da Mondadori, nella dozzina del Premio Strega 2020. Trafitta da una scrittura di rara profondità umana, non ho impedito alla memoria di portare a galla quello che era rimasto sul fondo per poi lasciarmi andare, immensamente, ai ricordi. La lettura mi ha portato a ripensare ai racconti di John Cheever, alla sua idea di letteratura, in biblico tra meraviglia e stupore, smarrimento e disillusione, alla sua idea di percezione, di sogni e di concetti. E accanto a Cheever ho rivisto Buzzati e ho ripensato a quello che diceva sulle parole, che anche quelle stolte, pazze, incomprensibili e inutili sono la cosa che più ci distingue dalle bestie.

Giovanissimi di Alessio Forgione, candidato al Premio Strega 2020
Soccavo, la periferia di Napoli, è un quartiere rassegnato allo scorrere del tempo, lontano dalla retorica e dalla patina stereotipata di molti racconti comuni. E' una Napoli in cui Alessio Forgione ritorna nel suo secondo libro, perché certe città le hai nella pancia ed è con quei luoghi che ti devi confrontare ogni giorno.
Giovanissimi edito da NNeditore, candidato nella dozzina del Premio Strega 2020, è un romanzo rappresentativo di una certa idea di umanità ritagliata in un arco temporale riconducibile agli anni novanta. La storia viene affidata a Marocco (Marco Pane): il suo sguardo ruvido e disincantato dipinge la condizione di adolescente in un viluppo di dolori, rancori e impudenze.

L'animale morente di Philip Roth
Un lungo monologo, un flusso di coscienza, dove non manca una nostalgica nota ironica. L'incisività narrativa, caratteristica difficilmente riscontrabile nella letteratura ravvisabile invece nella cinematografia, pone sullo stesso piano narratore e lettore creando un continuum tra i due, una sorta di bolla emotiva all'interno della quale il narratore concede la sua storia mentre il lettore se ne fa carico.  L'animale morente di Philip Roth, edito da Einaudi, non perde la freschezza della sua prosa, nonostante gli anni che ci separano dalla prima pubblicazione avvenuta nel 2002, poiché la storia esce dalla cornice temporale attraversando il tempo e lo spazio a partire proprio dal protagonista, il professor Kepesh, personaggio che ritroviamo anche in altri suoi racconti.

Simone de Beauvoir, Il secondo sesso 
È un libro dirompente, attuale e con una pesante eredità “Il Secondo Sesso” di Simone de Beauvoirbibbia del femminismo che ha allargato gli orizzonti della ricerca e della riflessione. E che ha ispirato anche Annie Ernaux…
Come si costruisce la libertà femminile e su cosa si fonda? Alla base della bibbia del femminismo contemporaneo, scritta da Simone de Beauvoir, c’è questa domanda che abbatte qualsiasi rivendicazione sociale e obbliga ad allargare gli orizzonti della ricerca e della riflessione. Continua la lettura: La libertà femminile? (Ri)leggete Simone de Beauvoir

Annie Ernaux, Memoria di ragazza (L'Orma Editore)
Chi di noi ha sepolto tra i ricordi il momento di passaggio alla vita adulta? Quanto ci costa rievocare quel passato troppo ingombrante da diventare inconfessabile persino per noi stessi? Talvolta il ricordo è l'unica arma che abbiamo per tenere in vita qualcosa (o qualcuno) del nostro passato. Per Annie Ernaux il ricordo si trasferisce sulla nuda carta, sul foglio bianco e intonso, prendendo forma attraverso un progetto di scrittura capace di farla "vivere al di sopra del tempo". Innalzandosi in volo, Annie Ernaux guarda la ragazza del '58 diventare donna, la guarda mentre si scopre soggetto libero. Da questo humus emozionale e in parte autobiografico nasce Memoria di ragazza pubblicato da L'Orma Editore nella traduzione di Lorenzo Flabbi. 

Annie Ernaux, Tutti i libri
Il piacere che traggo dalla lettura di Annie Ernaux è smisurato, immenso e commovente al tempo stesso. Uno stato di pienezza mi avvolge e mi coinvolge, ad ogni pagina affondo nell’Io dell’autrice che diventa, ben presto, l’Io universale. Perché la Ernaux ha avuto il coraggio di dare un nome a quel coacervo di emozioni e sensazioni che spesso non sappiamo spiegare, preferendo il silenzio alla parola evocativa e lirica. Un nuovo alfabeto letterario (al pari di quello inaugurato da Colette), linguistico e sociologico. Libro dopo libro (in Italia pubblicati dalla casa editrice L’Orma), Annie Ernaux ha costruito e ha dato un volto alla sua autobiografia gettando le basi per una biografia universale, all’interno della quale si rispecchiano intere generazioni. L’esplorazione caleidoscopica di Annie Ernaux nei confronti del suo passato, delle epoche della sua vita, diventa un racconto delle molte donne che è stata e delle donne che avrebbe potuto essere.

Jing Jing Lee, Storia della nostra scomparsa (Fazi Editore),
«Ognuno si congedò dalla vita nel modo che più gli si addiceva». Mi sovvengono queste parole di Primo Levi pensando alla presa di coscienza di Wang Di, la protagonista di Storia della nostra scomparsa (419 pagine, 19 euro) di Jing Jing Lee (Fazi Editore), che perse ogni diritto di essere umano, anche il diritto alla sofferenza propria e altrui.
Siamo nel 1942, le truppe giapponesi invadono Singapore. I militari passano di villaggio in villaggio facendo razzia di tutto. Anche e soprattutto di ragazze. Bambine e fanciulle. Le più giovani hanno dodici anni. Wang Di viene brutalmente strappata alla sua famiglia. Da quel momento la sua vita cambia, per sempre. Continua la lettura: Recensione al libro Storia della nostra scomparsa di Jin Jing LeE, Fazi Editore 

Nicoletta Polla-Mattiot, Esplorare il silenzio (Enrico Damiani Editore)
La vita liquida, come la società liquida, non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo, ricordava il filosofo e sociologo Bauman, raccontando Vita liquida (edito nel 2007 da Laterza, traduzione di M. Cupellaro). Quale salvezza per l'uomo che la abita?
Una risposta potrebbe scaturire dalla lettura del libro di Nicoletta Polla-Mattiot, Esplorare il silenzio (Enrico Damiani Editore, pp. 272, euro 14). In una società in cui, afferma Polla Mattiot nell'introduzione, "l'assedio verbale è la norma", "cercare una qualità volontaria e deliberata del tacere è un privilegio contemporaneo" del quale spesso non siamo consapevoli o che, talvolta, neppure conosciamo.

"E' ancora oggi un piccolo romanzo perfetto, di quelli che ti regalano gli dèi... Una delle pochissime opere che riescono a mettere in mostra l'assurdo, splendente dipanarsi della vita (...) proprio ieri sera mi sono messo a rileggerlo, e ancora una volta l'ho trovato fresco, esultante, eppure colmo d'un dolore puro e umanissimo". La citazione è tratta dall'ultimo libro di Edoardo Nesi, La mia ombra è tua edito da La Nave di Teseo. 
Ed è impossibile non pensare, per un momento, al grido di dolore che ci ha accompagnato, nel 2011, per tutta la lettura del suo libro, vincitore del Premio Strega, Storia della mia gente. Ebbene, anche in quel caso abbiamo sentito il dolore puro e umanissimo in grado di trasformare la storia di un individuo in storia collettiva.

Fabio Geda con Una domenica edito da Einaudi, ha risvegliato in me il ricordo della poetica di Lorca. La parola strappata, i silenzi paralizzati, l'iperrealismo narrativo di alcune ambientazioni che, ben presto, lascia lo spazio al simbolismo delle piccole cose quotidiane. Una quotidianità fatta di dolori e attese. E' nelle attese che si compie l'epifania della solitudine. Un uomo, rimasto vedovo da anni, prepara i piatti della tradizione piemontese in attesa della figlia che trascorrerà la domenica insieme al padre. Lui, per un giorno, potrà sentirsi nuovamente nonno e papà al tempo stesso, potrà dare un senso allo scorrere inevitabile del tempo, al lento e fatale erodersi delle emozioni che porta con sé l'ineluttabilità dell'invecchiamento e della morte.

In Lontano dagli occhi di Paolo Di Paolo, romanzo edito da Feltrinellii percorsi di sei personaggi si incontrano formando tre sentieri. Tre Donne, tre età differenti, trascorsi sociali e culturali diversi ma la stessa paura, lo stesso timore, la stessa infinita solitudine di fronte alla metamorfosi più grande: diventare madre. Con lo sguardo sorvoliamo Roma nel 1983, lo sfondo metropolitano e temporale delle tre storie. Luciana, Valentina e Cecilia, rispettivamente giornalista, adolescente e ragazza senza dimora, affrontano la gravidanza lontano dalle famiglie, dai padri dei futuri nascituri, talvolta lontano da loro stesse.

Folgorante narrazione che sorregge momenti di epifanica umanità: Cercami, libro di André Aciman, novità editoriale edito da Guanda, è la prova dell'esistenza, ancora vigorosa nella letteratura americana, di quella "mistica realtà incarnata e imprigionata nella parola". Una scrittura travolgente e passionale, diapositive che si stagliano sulla pagina bianca sussurrando l'idea di un'immagine, trascinando il lettore in un vortice di umana bellezza.

Sul finire di luglio la casa editrice 13lab di Milano ha dato alle stampe il racconto di E.T.A. Hoffmann, Le miniere di Falun, ispirato ad una vicenda riportata in alcune cronache svedesi del XVII secolo. Dopo varie peripezie il libro è arrivato sulla mia scrivania. Abbiamo un debito (e questo è stato il motivo che mi ha spinto alla rilettura del lungo racconto) nei confronti della narrazione di E.T.A. Hoffmann. L'unico modo per saldarlo è leggere i suoi scritti.

Del rapporto con l'Altro e dei legami d'amore Mattia Morretta, psicologo, psichiatra e sessuologo, ne ha fatto il tema centrale del suo ultimo libro, Questo matrimonio non s'ha da fare - Crisi di famiglia e genitorialità, edito da Gruppo editoriale Viator a maggio del 2019.

Il cuore non si vede, l'ultimo libro di Chiara Valerio edito da Einaudi, si presenta come un romanzo immersivo, iperrealistico, compatto, fatto di emozioni e pensieri, di attese e meditazioni interiori. Il cuore non si vede è il racconto di una fuga tanto impossibile da realizzare quanto surreale da concepire anche idealmente. 

Con Il Mediterraneo in barca di Georges Simenon (Adelphi) ritmo e poesia si incontrano sulla pagina nuda e il resoconto del viaggio nel Mediterraneo, da Porquerolles alla Tunisia passando dall’Elba, Messina, Siracusa, Malta a bordo di una goletta, diventa un esperimento narrativo che mostra, non solo un'altra faccia di Simenon (lontano dal rassicurante Maigret), ma soprattutto la sua forte e inevitabile inclinazione al racconto delle vite minute, degli incontri casuali, dei particolari emotivi che scorge negli sguardi, che intravede nei gesti distratti. E' proprio questa sua sensibilità che spinge a saziarci delle sue pagine mai appagati poiché le sue storie, riprendendo Freud, possono renderci felici o spingerci alla disperazione.

La solitudine del critico.  Leggere, riflettere, resistere di Giulio Ferroni (Salerno Editrice). Il libro offre uno sguardo sintetico ai processi della critica letteraria degli ultimi decenni, interrogando le ragioni della sua marginalizzazione: l’eccesso della produzione letteraria e delle forme della comunicazione, la subordinazione alla linguistica, ai cultural studies, alle neuroscienze, al “pensiero unico” digitale ecc. Ma dalla condizione di crisi e di solitudine, dalla sua stessa insufficienza, la critica può trovare ragioni di resistenza: se sa ascoltare nella letteratura la voce di ciò che manca, il senso della memoria e del destino.

Consigli di lettura per Natale: oltre 20 libri da leggere sotto l'albero. Narrativa italiana, straniera, raccolte di poesie, viaggi meditativi: alcuni suggerimenti di libri da leggere per questo Natale, da soli o insieme alla famiglia, proposte di lettura per chiudere l'anno in compagnia di un buon libro. Un elenco dal quale ogni lettore può trarre ispirazione per letture impegnate, coinvolgenti, mai scontate ma anche divertenti.

Chi leggendo La manutenzione dei sensi non ha fantasticato di trascorrere almeno una serata nella baita costruita dall'aitante cinquantenne Lorenzo Guerrieri? E chi non avrebbe voluto stringere le mani nodose, magre e piene di graffi di Martino, ragazzo tanto mite e silenzioso quanto brillante e saggio, affetto dalla sindrome di Asperger? Con i libri di Franco Faggiani (editi da Fazi Editore) ho fatto un percorso al contrario. Dalle atmosfere rarefatte del suo secondo libro, Il guardiano della collina dei ciliegi, sono passata alle altitudini, emotive e non solo geografiche, de La manutenzione dei sensi . Tra i profumi dei boschi di Cesana Torinese, la vita di montagna scorre cadenzata dal passaggio delle stagioni. 

Nel lontano 1892, precisamente il 20 agosto a Tamana, nasce Shizo Kanakuri. Rappresentante del Giappone ai Giochi Olimpici di Stoccolma del 1912, Shizo Kanakuri approda in Svezia come maratoneta: ammirato e osannato non solo dal suo Paese ma soprattutto dall’imperatore Mutsuhito e da Jigoro Kano, educatore e inventore del judo. Nonostante ciò le aspettative vengono ben presto tradite dallo stesso Kanakuri il quale, in seguito all'intenso sforzo fisico, si addormenta durante il percorso fermandosi in una cascina svedese e risvegliandosi molte ore dopo la fine della gara. 
E' questo il punto di partenza del romanzo di Franco Faggiani, Il guardiano della collina dei ciliegi (Fazi Editore). Da questo momento in poi l'amabile scrittura di Faggiani intreccia le lacunose notizie che l'autore ha scovato sulla vicenda con l'arte della narrazione. Il risultato è un romanzo evocativo, ricco, ambizioso (è lo stesso autore ad ammettere di avere osato, rispetto al suo primo libro, ambientando questa storia "in due paesi molto distanti tra loro e con tradizioni differenti"). 

Nell'ultimo libro di  Michela Marzano, Idda, Einaudi, il perimetro emotivo entro il quale possiamo esplorare il dolore di Alessandra, la protagonista, è costituito da poche parole, da sentimenti taciuti, da ricordi sepolti nel passato e mai rivangati. Certe cose fanno male solo quando le si nominano, smettere di nominarle significa voltare pagina, sopravvivere.

La scrittura come momento catartico, momento di incontro tra l'io interiore e le sue letture. Mi approprio, in questo modo, di alcune affermazioni che caratterizzano una parte dell'ultimo libro di Massimo Recalcati, A libro aperto (edito da Feltrinelli).

Carmen Korn con E' tempo di ricominciare, una delle novità in libreria di aprile 2019 per Fazi Editore, è tornata con il secondo appassionante capitolo della trilogia “Jahrhundert” dedicato alla vita, alla rinascita e alla riscoperta di quattro Donne in una Germania ancora preda degli incubi della seconda guerra mondiale.

Il campanile di Curon, paesino del Sudtirolo al confine tra Austria e Svizzera, è l'ultima traccia che rimane della comunità sommersa oltre mezzo secolo fa. Resto qui di Marco Balzano (Einaudi, finalista Premio Strega 2018) è il grido di disperata solitudine di Trina e del marito Erich, che tentano di salvare la loro comunità, il loro maso, il loro piccolo paese dalla follia cieca e distruttiva che vuole, a qualunque costo, la costruzione della diga.

Dopo Resto qui, Marco Balzano con Le parole sono importanti (Einaudi, 2019) ci regala un emozionante viaggio etimologico e "storico" tra alcune delle parole italiane più care all'autore e, al tempo stesso, universali.

A proposito di Premio Strega, non perdere la sezione dedicata a tutti i libri selezionati per il Premio Strega 2019: la dozzina, la cinquina e il vincitore. Ogni titolo una recensione.

Una graphic novel romantica, una ballata senza tempo che incornicia quarant'anni di sentimenti, emozioni e accadimento tra due personaggi eclettici e bizzarri che fanno dell'amore la loro ragione di vita. Si tratta di Un amore esemplare scritto da Daniel Pennac e disegnato da Florence Cestac, edito da Feltrinelli Comics a gennaio del 2018. 

Se dovessi pensare a una scenografia per questo libro, immagino un palcoscenico spoglio, il testo teatrale che si dibatte tra i personaggi principali (giovani, londinesi e intraprendenti: Stuart, Gillian e Oliver). Le loro voci danno vita a un racconto corale, struggente e ironico, a tratti violento e sofferto, dove anche il respiro ha un peso. Con Amore, dieci anni dopo (Einaudi) Julian Barnes disegna un ritratto intimistico e brutalmente attuale di una storia d'amore come tante, dove divorzi e matrimoni, fidanzamenti, riconquiste e scalate sociali, non sono altro che i tasselli di una vita che dimostra la fragilità dei sentimenti.

L'esplorazione umana, a tratti anatomica, del maschio che si forma in una società dove virilità e pienezza emotiva sembrano essere agli antipodi di uno stesso universo è la materia dell'ultimo libro di Francesco Piccolo, L'animale che mi porto dentro (Einaudi).

Raccolta di narrazioni liriche (dalla prefazione poesia in prosa), in  Feux di Marguerite Yourcenar, Bompiani Editoreconvergono l'universalismo letterario della scrittrice, la ricerca poetica e l'approfondimento umano che guardano alla passione e all'amore come risposta, talvolta delirante ed esplosiva, all'esistenza vacua e perduta.

Cadevo, cadevo, e avevo dimenticato perché. Era come se cadessi da sempre. Le stelle scorrevano via sopra la mia testa, sotto i piedi, tutt’intorno, io mulinavo le braccia per cercare di aggrapparmi, ma afferravo il vuoto. Vorticavo in una grande folata d’aria umida.

Dance Dance Dance di Murakami Haruki, pubblicato per Einaudi nel 2001, è un romanzo in cui reale e surreale si alternano sapientemente. Proiezioni, immagini, fotografie, tutto è lasciato alla mercé del lettore che raccoglie questo crescendo di sensazioni come foglie cadute da un albero. Questo potrebbe indurre un lettore poco esperto di Murakami a credere che non ci sia una vera e propria trama, che gli eventi siano sospesi, le azioni dei personaggi sconclusionate e forse prive di senso, che manchi quindi una logica ben precisa. Non è così. E a volte si ha come la sensazione che Murakami si diverta a insinuare questi dubbi nel lettore.


Secondo Hegel nell'arte lo spirito vive in modo immediato e intuitivo ed acquisisce coscienza di sé. Leggendo il libro di Murakami, L'arte di correre, edito da Einaudi nel 2009, si ha la sensazione che lo spirito dell'autore viva, nel momento in cui si appresta a correre o a fare qualsiasi tipo di attività fisica, nella felicità e nella pacatezza più assoluta.

Tommaso, in un passo del suo vangelo, parla di salvezza e distruzione: "Se darete alla luce ciò che è dentro di voi, ciò che darete vi salverà. Se non darete alla luce ciò che è dentro di voi, ciò che non darete alla luce vi distruggerà". Ebbene questa è una frase che mi ha sempre colpita per la sua forza e per le rappresentazioni che evoca. Sottesa in questa frase vi è l'immagine che svela il destino degli uomini, i legami umani e i legami tra le persone e il mondo circostante. Un flusso costante e vitale, una condizione difficile da raggiungere (soprattutto se pensiamo all'uomo moderno). Tutto questo e molto altro è insito nel libro Andromeda Heights - Il Regno 1 di Banana Yoshimoto, Feltrinelli editore.

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