Interior with Artist's Daughter di Vanessa Bell
Interior with Artist's Daughter è il quadro di Vanessa Bell che ritrae la figlia, Angelica, assorta nella lettura. Vanessa Bell la osserva e la ritrae, ma non da madre che guarda una figlia, da artista che riconosce nell’altra un’energia affine, una concentrazione creativa che non ha bisogno di parole.
Vanessa Bell era sposata con Clive Bell, critico d’arte e membro del gruppo di Bloomsbury, con cui aveva avuto due figli. Ma già durante la Prima guerra mondiale, i due conducevano vite sentimentali indipendenti. Vanessa si era legata al pittore Duncan Grant, anche lui parte del circolo, e dalla loro relazione era nata Angelica. La bambina crebbe a Charleston, immersa in quell’ambiente anticonvenzionale e liberissimo. Angelica era una bambina che trascorreva le giornate tra i libri, tra i fili di lana, a contatto co tele e pennelli. A Charleston, era coinvolta in un mondo privo di vincoli creativi: cucire, tessere, cantare, dipingere le veniva naturale. Sembrava nata per creare. A posteriori, si è detto che fosse “troppo dotata” in tutto ciò che faceva, al punto da non riuscire mai a scegliere una sola forma d’arte a cui dedicarsi. Qui, ogni gesto quotidiano poteva diventare arte. I bambini partecipavano alla decorazione della casa, contribuivano a dipingere le pareti, aiutavano negli studi. L’iconico murale a mo’ di “carta da parati” nella sala da pranzo fu progettato da Vanessa e Duncan, ma realizzato negli anni Quaranta anche grazie a Angelica e al fratellastro Quentin.
Vanessa incoraggiava quella ricchezza senza mai forzarla, e ciò emerge chiaramente nei ritratti che le dedicò. In questo dipinto, Angelica è colta in un gesto semplice che si trasforma in emblema di interiorità, curiosità e libertà. La madre la guarda con attenzione, ma anche con rispetto: come ha osservato la critica Sarah Milroy, Vanessa “sembra aver vissuto i suoi figli più come pari creativi che come persone a carico”.
Attraverso Interior with Artist's Daughter, Vanessa Bell restituisce il silenzio della concentrazione che si creava tralemura dellacasa di Charleston, la forza della lettura, ma soprattutto il mistero di una giovane mente già attraversata da mille mondi possibili.
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