Processo Grillo, l’Osservatorio STEP e le CPO: serve informazione rispettosa e conforme alla deontologia

In merito alla copertura mediatica del processo in corso sulla violenza avvenuta nella villa in Sardegna della famiglia Grillo, l’Osservatorio Step – Ricerca e Informazione, insieme alle Commissioni Pari Opportunità della Fnsi, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e delle Giornaliste, dell’Usigrai e all’associazione Giulia Giornaliste, richiama l’attenzione sul rispetto delle regole deontologiche e sul ruolo cruciale dell’informazione nel contrasto agli stereotipi di genere.

Il progetto STEP è realizzato dall’Università degli Studi della Tuscia in partnership con l’Associazione Differenza Donna Ong.

La responsabile scientifica del progetto è Flaminia Saccà, professoressa ordinaria di Sociologia dei fenomeni politici presso l’Università degli Studi della Tuscia e presidente del corso di laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali.


Di seguito il comunicato integrale diffuso dalle organizzazioni firmatarie:




Il processo sulla violenza nella villa in Sardegna di proprietà della famiglia Grillo presenta, in questi giorni, su molti media, una ricaduta in approcci narrativi che l’Osservatorio Step – Ricerca e Informazione, segnala con preoccupazione, chiedendo alle direttrici e ai direttori, a colleghe e colleghi che seguono le udienze, di attenersi a quanto contenuto nel Codice deontologico dei Giornalisti e delle Giornaliste e nel Manifesto di Venezia.

I virgolettati, il soffermarsi sul presunto cambiamento, anche nell’abbigliamento, di uno degli imputati (Ciro Grillo), il suo pianto alla fine della deposizione alimentano una empatia nei confronti dell’imputato di violenza, che ha voce, mentre la vittima resta in silenzio, è definita “presunta”, forma subdola di colpevolizzazione trascurando le conseguenze di ciò su di lei.

L’Osservatorio Step – Ricerca e Informazione dell’Università La Sapienza, presieduto dalla professoressa Flaminia Saccà, insieme alle Commissioni pari Opportunità di Federazione nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) , Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e delle Giornaliste, Usigrai e all’associazione Giulia Giornaliste, che ne fanno parte, chiede, ancora una volta, di raccontare i fatti con parole e immagini corrette, senza fare proprie le tesi della difesa e, anche, del pubblico ministero, evitando quella asimmetria tra uomini e donne, di cui ancora è intrisa la società e che l’informazione deve contribuire a cambiare.

Le Commissioni pari Opportunità di Fnsi, Consiglio Nazionale dell’Ordine e Usigrai e Giulia Giornaliste si riservano di denunciare ai Consigli di Disciplina degli ordini di competenza territoriale autrici e autori di una informazione che offende le donne.


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