La narrativa neorealista nel romanzo di Marco Balzano, Resto qui (Einaudi)

Il Paese sommerso, una diga che non poteva essere costruita, il distacco dalle proprie terre d'origine, dalla propria casa e dagli affetti. Andarsene diventa, quindi, per alcuni un atto di vigliaccheria, per altri una lacerazione che potrebbe provocare ferite insanabili. E poi c'è chi lascia la terra natia senza guardarsi indietro, nella speranza che l'ambito domani sia migliore del presente. 
Il campanile di Curon, paesino del Sudtirolo al confine tra Austria e Svizzera, è l'ultima traccia che rimane della comunità sommersa oltre mezzo secolo fa. Resto qui di Marco Balzano (Einaudi, finalista Premio Strega 2018) è il grido di disperata solitudine di Trina e del marito Erich, che tentano di salvare la loro comunità, il loro maso, il loro piccolo paese dalla follia cieca e distruttiva che vuole, a qualunque costo, la costruzione della diga. 


Quello che rimane della comunità di Curon è il simbolo di una lotta che si svolge in oltre trent'anni di Storia e che coinvolge l'intimità delle famiglie che abitano quelle terre. 
Partendo dal Paese sommerso, Balzano ci restituisce un romanzo costruito sulle scelte dei personaggi che lo popolano: Trina, voce narrante, donna tenace che saprà affrontare con audacia le molteplici prove a cui la vita la sottoporrà (dall'insegnamento nelle scuole clandestine alla perdita della figlia, scappata con gli zii per inseguire il sogno della Germania nazista, fino al figlio arruolatosi con i nazisti); il marito Erich, fedele alle sue scelte, che non verrà meno ai principi appresi da giovane fino al punto di rinnegare il figlio a causa di divergenze politiche; gli abitanti di Curon: chi vuole vedere in faccia la realtà, chi preferisce adeguarsi per paura di ritorsioni. 
La narrazione neorealista è sorretta da un linguaggio sorvegliato, che dipinge i sentimenti con pennellate decise, senza sbavature retoriche. Potrebbe apparire una storia lontana dai nostri giorni, ma ad una attenta lettura si riscontrano parole e concetti nei quali ci imbattiamo ogni giorno: frontiera, confine, migrazione, abbandono. 
E' questa la forza della narrazione del libro Resto qui di Balzano (in assoluto uno dei romanzi più profondi, intimi e ricercati tra quelli letti negli ultimi mesi): creare un legame che supera il tempo e lo spazio, parlando della potenza delle scelte e di quello che implicano tanto nella Storia quanto nell'intimità quotidiana.  

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