Sonic: Martin Klimas torna alla Foley Gallery

La Foley Gallery ospita Sonic di Martin Klimas, l'artista di Düsseldorf coinvolge, per la terza volta, il pubblico della grande mela raccontando ciò che vediamo quando ascoltiamo musica. Fino al 3 novembre.

Miles Davis "Bitches Brew", 2011


Si circonda di un ambiente minimalista. Martina Klimas (1971, Singen) ha la situazione sotto controllo: nella stanza ci sono lui, la telecamera, la vernice e l'altoparlante. Quello che avviene tra il momento in cui l'artista versa la vernice sul diaframma dell'altoparlante protetto e l'attimo, brevissimo, senza respiro, in cui la vernice schizza in alto producendo suoni colorati è stato spiegato qui. E' un lavoro che implica precisione e pazienza. Martin Klimas sceglie solo l'immagine migliore, quella che suggestivamente racconta al meglio la trasformazione. Il risultato finale non è mai ciò che immaginiamo, ma è qualcosa che trascende il nostro stesso pensiero. Dal tracciato pollockiano al movimento di Muybridge agli studi di Edgerton, la storia della fotografia s'insinua nel lavoro di Klimas per cercare "le relazioni con il tempo, la bellezza e la distruzione". Sonic ospita anche lavori del 2005 tra cui Flowers, Kung Fu e la serie di Nymphenburg. La porcellana che si schianta producendo una quantità indefinita di pezzi è l'emblema di ciò che può nascere dal caos. L'artista di Düsseldorf risente probabilmente anche della filosofia di Nietzsche che scrive in "Così parlò Zarathustra": "Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante".

Pink Floyd "On the Run", 2011

Pink Floyd "Time", 2011

Prince "Sign 'O' The Times", 2011
New York // fino al 3 novembre 2013
Martin Klimas - Sonic
Foley Gallery
97 ALLEN STREET NEW YORK NY 10002
NFO@FOLEYGALLERY.COM



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