Diapositive: i Racconti d'Autore di Claudio Magris e Alice Munro
Di qua c'è il mare e là filari di salici.
C'è l'oscurità che ha il potere di inghiottire tutto, lasciando ai raggi sfacciati di un'alba triestina briciole di povertà e miseria. Per contro c'è il caldo soffocante che sbiadisce colorando il cielo di indaco. C'è anche una storia, che attraversa generazioni, due o forse anche di più, bagnate da un mare senza nome, sconosciuto e ostile anche agli occhi di chi lo guarda ogni giorno. C'è un ponte che galleggia e si perde nello sguardo timido di una donna corrosa dalla vita ma rinata da un bacio e c'è un cespuglio di ortiche che graffiano il corpo; dalle ferite escono segreti mai svelati.
C'è un mare, Un altro mare di Claudio Magris e c'è Il ponte galleggiante e le ortiche di Alice Munro. Due libri, due racconti, le immagini si sovrappongono, i contorni sfumano, lo sguardo della ragazza in copertina ai racconti della Munro sembra posarsi sul porticciolo del libro Un altro mare.
I due racconti d'autore scelti dal Sole24ore sembrano richiamarsi e richiamare le stesse emozioni, gli stessi esistenziali turbamenti che sconvolgono, in momenti impensabili, le vite dei protagonisti. La paralisi di una vita osteggiata nel suo naturale divenire si disvela agli occhi innocenti del destino, che in fondo è un coacervo di azioni umane incontrollate (o forse troppo controllate).
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