Cinderella e altre fiabe: il pop surrealismo della magaka Junko Mizuno

Se la fiaba di Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, è stata più volte rivisitata da artisti del panorama pop surrealista ma anche da registi del calibro di Tim Burton , allo stesso modo la fiaba di Cenerentola è stata rimaneggiata nel corso degli anni e rivista ora in chiave moderna ora in chiave surreale. Ed è proprio la rivisitazione surreale e gotica di Junko Mizuno che ha attirato la mia attenzione.

Junko Mizuno è un'artista e fumettista giapponese che ha raggiunto il successo proprio grazie alla fiaba di Cinderella. Quest'ultima, secondo l'inclinazione artistica di Junko Mizuno, da giovane romantica e succube delle angherie familiari si trasforma in una ragazza dai modi accattivanti e sensuali, circondata tuttavia da un'atmosfera cupa e gotica: la matrigna, le sorellastre, il padre e persino il principe sono rappresentati come degli zombie; inoltre Cinderella, allo scoccar della mezzanotte,  perde l’occhio e quindi, per ritrovarla, il principe viaggerà di casa in casa alla ricerca della ragazza mentre le aspiranti pretendenti si toglieranno un occhio per dimostrargli che sono loro le prescelte.  

Ma Cenerentola non è l'unica fiaba rivisitata dall'artista giapponese. Negli ultimi anni gli Stati Uniti e l'Europa hanno conosciuto anche la versione di Junko Mizuno de La Sirenetta e Hansel e Gretel. Se nella prima fiaba la protagonista, metà donna e metà pesce, si prende gioco dei marinai per poi cibarsi di loro, in Hansel e Gretel il cibo è un trionfo di colori proprio per renderlo ancora più succulento e appetibile agli occhi del lettore.

Quello di Junko Mizuno è un mondo bizzarro e colorato, vivace e gioioso ma anche macabro e sensuale. Difficile non immaginare le sue opere. Basta un pizzico di fantasia e una certa attitudine ai sogni stravaganti ed ecco comparire nella nostra mente un'illustrazione di Junko Mizuno. L'arte psichedelica di quest'artista giapponese ha abbracciato la pop art americana e il pop surrealism trasformandolo in una giocosa e simbolica avventura, sottraendosi così alla rigidità del design e delle regole imposte nella sua terra.

"Esistono così tante sfaccettature in me stessa e nel mondo, non tutto è ciò che sembra, senza contare che il concetto di bello varia da persona a persona. Quindi mi limito a disegnare ciò che mi viene, senza riflettere se può risultare repellente o attraente per gli altri". Questa è la filosofia di Junko Mizuno.
L'artista, presentata a Roma, alla Galleria Mondo Bizzarro, tra la fine del 2010 e gli inizi del 2011, ha raggiunto notorietà anche nella capitale e le sue opere hanno colpito per la vivacità dei colori e l'umorismo, oltre alla sensualità, dei soggetti rappresentati. Di recente Junko Mizuno è stata presente a Rio Comicon a Rio de Janeiro dal 20 al 23 Ottobre.

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