Pulp Libri chiude.

Questo articolo è uscito sulla rivista Caffè News.

Ho appreso la notizia tramite twitter. In un momento in cui non avevo da fare (ed è raro) ho appreso la notizia da un follower, la triste notizia, l'ennesima constatazione che qualcosa sta cambiando nel mondo editoriale: Pulp Libri chiude. Il direttore, Fabio Zucchella, svela quello che molti di noi stanno percependo, la strana e fastidiosa sensazione che il mondo culturale sta perdendo importanza nel nostro Paese, condannato all’incuria di molti. La sua voce squarcia il silenzio: "con il passare degli anni (Pulp Libri) è diventata in Italia un punto di riferimento per molti lettori - e che mai come adesso dovrebbe proseguire, ma purtroppo le condizioni del "mercato" non lo consentono più".
Ho iniziato a sfogliare Pulp Libri quando bazzicavo alla Fernandel, quindi intorno al 2007. Ne parlo come fossero passati chissà quanti anni e invece è tutto lì, chiuso nella memoria, accatastato tra i ricordi di quella che era una vita fa. Terzo anno di università, frequentavo lettere a Parma. Scrivevo, leggevo e studiavo senza interruzione. 

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