Correndo vivo di più

Elisa Talentino
In questi giorni di ritrovi, abbracci, brindisi, sguardi alla finestra, ricordi, panettoni, torroni, corpi e respiri sono stata un po' assente. E non è la prima volta ma è così quando si prende un treno e si inizia un viaggio, è difficile scendere e allora lo sguardo va altrove, il corpo anche e la mente non la tieni più. 
E devo dire che mi piace questa cosa di vivere senza respiro un momento dopo l'altro, un attimo che incalza e scalza quello precedente, è una corsa continua. Credo di averlo detto già in altre sedi, tra le pagine di questo blog, che la corsa è qualcosa che mi appartiene (non nel senso più propriamente "sportivo" del termine). Ho sempre rincorso qualcosa perchè volevo arrivare da qualche parte, a volte non sapevo dove volevo andare e neppure dove stavo andando ma di una cosa ero certa: volevo andare lontano. Certe volte la corsa ha rappresentato una fuga da qualcuno, da qualcosa. 
Poi trovi un posto, un albero, un prato, una panchina, delle mura, dei libri e dei quadri. Li trovi in ordine sparso ma li trovi e capisci che ti vuoi fermare. Che forse quel posto puoi provare a chiamarlo casa.
E un po' così che mi son fermata, anche se con la mente viaggio. Ma i piedi sono ancorati a un pezzo di mondo che nel mio cuore (e a volte ancora adesso ho paura a pronunciare quella parola) cerco di chiamarlo casa

Una musica per voi, per tutti voi. Spero vi piaccia, Sigur Rós - Hoppípolla


2 commenti:

  1. Sono passata per salutarti e per augurarti buon anno nuovo!
    Ciao. Lucia.

    RispondiElimina
  2. Grazie Lucia, che sia un anno felice, ricco di tante cose anche per te!

    RispondiElimina

Copyright by Sara Durantini. Riproduzione riservata. Powered by Blogger.