martedì 4 novembre 2025

L'infanzia contro. Il caso di Eddy Bellegueule di Édouard Louis

 

“In realtà la ribellione contro i miei genitori, contro la povertà, contro la mia classe sociale e il suo razzismo, la sua violenza, i suoi riti, sono venuti dopo. Perché prima della mia rivolta contro il mondo della mia infanzia, è stato il mondo della mia infanzia a rivoltarsi contro di me. Troppo presto, infatti, sono diventato per la mia famiglia e per gli altri un motivo di vergogna, persino di disgusto. Non ho avuto altra scelta che scappare. E questo libro è il mio tentativo di comprendere”.



Romanzo d’esordio di Édouard Louis, Il caso di Eddy Bellegueule si impone fin da subito in Francia come un vero e proprio caso editoriale. È un testo che porta al centro della scena letteraria le dinamiche sociali e culturali che alimentano l’emarginazione, mostrando come esse siano il prodotto di un sistema sociale oppressivo. Atto politico e testimonianza personale, il libro ruota attorno alla storia dello scrittore che, attraverso il suo alter ego Eddy, racconta un’infanzia e un’adolescenza difficili in un villaggio operaio del nord della Francia. È un mondo segnato dalla povertà, dall’alcolismo, dal razzismo e da una mascolinità tossica. Fin da piccolo, Eddy si scopre diverso, sensibile, effeminato, vulnerabile, e per questo diventa oggetto di derisione, isolamento e violenza, anche da parte della sua stessa famiglia. La scrittura, così essenziale e chirurgica, restituisce con forza e autenticità la durezza di quel contesto, trasformando il romanzo in un documento umano e sociologico di grande potenza.


Scrittore impegnato, vicino per tematiche e visione a Didier Eribon, Édouard Louis si è presto affermato come un intellettuale che crede nella letteratura “confrontazionale” ovvero una letteratura che non si limita a evocare, ma osa dire la verità sul mondo, facendo dell’impegno politico una dimensione intrinseca dell’arte stessa. Già da questo esordio, si intravede quella che sarà la riflessione più ampia sulla responsabilità sociale che lo accompagnerà negli scritti successivi. Louis riconosce che la responsabilità maggiore ricade su chi detiene il potere e le risorse, e crede, pertanto, in una forma di “giustizia di classe al contrario”, che invita a guardare la disuguaglianza come scelta collettiva di chi ne trae vantaggio.


Eddy Bellegueule riesce ad andarsene da quel mondo, un’uscita segnata dalla ferita, dal dolore di chi deve abbandonare tutto per salvarsi. Louis ce lo racconta con lucidità mostrando come ogni passo verso la libertà comporti una distanza sempre più incolmabile da ciò che si è stati, perché, come dice lui stesso, “dal momento in cui inizi a scrivere, non fai più parte della classe operaia”.

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