venerdì 25 settembre 2020

Giornata di studi annuale: Marguerite Duras, Le récit à la scène / La scéne dans le récit

Mercoledì 30 settembre 

Università di Lille (ALITHILA) - Università Paris-Nanterre (HAR) International Society Marguerite Duras

Marguerite Duras: la storia in scena / la scena nella storia

Giornata organizzata da Florence de Chalonge e Sabine Quiriconi

Sul palcoscenico, Duras enfatizza la narrazione e rifiuta il dramma, mentre il suo romanzo basa la condotta narrativa sulla promozione della scena, a scapito del riassunto, della descrizione o dell'analisi. Quindi predilige la storia rispetto al palcoscenico e alla scena della storia. In questo chiasmo la natura delle relazioni tra testo e rappresentazione si gioca sulla voce dell'autore.

Marguerite Duras chiede un teatro “letto non suonato”, incentrato sull'enunciazione e sulla capacità di percepire il processo del lavoro in corso. Richiede quindi di ripensare la seduta teatrale come una singolare esperienza estetica, che si libera dai poteri illusionistici della rappresentazione e dalle seduzioni del visibile affinché una storia ricominci sempre, malinconicamente attaccata a riportare -(vedere) la scena originaria dove la scrittura è ancorata alla parola.

Nel romanzo di Marguerite Duras, sia che la scena presenti uno sfondo concordato ("scena tipica") o evidenzi un evento decisivo ("scena drammatica"), si attribuisce alla dimensione visiva un'importanza rilevante. 

Per quanto riguarda il teatro, la giornata di studio si propone di mettere in discussione le potenzialità sceniche della narrazione durassiana e i vari dispositivi di convocazione che il teatro “letto non suonato” ha ispirato o coinvolto sulla scena attuale. 

Qui il programma completo

Insieme Festival 1-4 ottobre: la festa del libro nata da un’idea di Letterature, Libri Come e Più libri più liberi

Nato da un'idea di Letterature, Libri Come e Più libri più liberi, “Insieme” è un progetto promosso dal Centro per il libro e la lettura del Mibact, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale. È organizzato da AIE (Associazione Italiana Editori), Istituzione Biblioteche di Roma, Fondazione Musica per Roma e Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo e con il sostegno di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori e BNL Gruppo BNP Paribas. La manifestazione fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale. 

Un evento unico e irripetibile, in cui gli appuntamenti saranno tutti ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito insiemefestival.it a partire dal 26 settembre.



I tre appuntamenti letterari romani – Letterature, Libri Come e Più libri più liberi – uniscono le forze per una straordinaria manifestazione dal vivo. Una grande area espositiva con 168 stand, decine di incontri con gli autori, reading e performance artistiche e musicali prenderanno vita in due dei luoghi più suggestivi non solo della Capitale: il Parco Archeologico del Colosseo e l'Auditorium Parco della Musica. I capolavori della Roma antica e moderna palcoscenico d’eccezione per i libri.

Tra gli ospiti: Salman Rushdie, Wole Soyinka, Yuval Noah Harari, Valérie Perrin, Maylis de Kerangal, Javier Cercas, Antonio Scurati, Valeria Parrella, Cristina Comencini, Edoardo Albinati, Maurizio de Giovanni, Gianrico Carofiglio, Michela Murgia, Vito Mancuso, Paolo Giordano, Stefania Auci e molti altri.

“Insieme – lettori, autori, editori” è un evento straordinario e irripetibile, un'occasione unica. I tre principali appuntamenti letterari romani - Letterature, Libri Come e Più libri più liberi – si uniscono, dal 1° al 4 ottobre, per riportare a Roma i libri, gli scrittori, gli scienziati, i filosofi, gli artisti, i musicisti e i lettori, in una grande manifestazione dal vivo. Non una versione adattata dei tre festival, ma un nuovo format, adeguato alle esigenze dettate dalla situazione sanitaria.

Una sfida nata dalla collaborazione tra le tre principali manifestazioni del libro della Capitale, che hanno deciso di unire le forze in via eccezionale per restituire agli appassionati, nel rispetto rigoroso di tutti i protocolli di sicurezza, quel fondamentale rito collettivo rappresentato dagli eventi letterari: un momento di scambio, incontro e condivisione di uno spazio fisico tra autori, lettori e operatori del mondo dell'editoria. La manifestazione si svolgerà in due dei luoghi più suggestivi della Capitale: il Parco Archeologico del Colosseo, teatro di un ricco programma di performance artistiche e musicali e di letture autoriali e l'Auditorium Parco della Musica, che ospiterà negli spazi esterni una grande mostra mercato degli editori e decine di incontri con gli autori.

Insieme limiterà al minimo - e a nomi di assoluta rilevanza culturale - il ricorso ai collegamenti via internet, che da mesi hanno preso il posto di quell'unità di luogo in cui prima si svolgevano lezioni, dialoghi, interviste e reading. È arrivato il momento di tornare a stare Insieme, concretamente e in piena sicurezza. A beneficio di chi non potrà esserci, tuttavia, molti degli incontri potranno essere seguiti in streaming sulle piattaforme della manifestazione e dei suoi partner.


AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

La manifestazione animerà l'Auditorium Parco della Musica con una eccezionale rappresentanza dell’editoria italiana che esporrà la propria produzione editoriale e con decine di incontri con autori italiani e stranieri. Insieme prevede la presenza fisica degli espositori per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Saranno 168 gli stand delle case editrici: non solo piccole e medie realtà da tutto il Paese – come nella tradizione di Più libri più liberi – ma anche i grandi editori italiani.

Una straordinaria esposizione delle eccellenze del settore, trasversale e democratica: tutte le case editrici, grandi e piccole, avranno a disposizione un gazebo delle stesse dimensioni. Le postazioni saranno allestite nelle aree esterne dell'Auditorium: nell'area pedonale di viale Pietro de Coubertin e sui giardini pensili Claudio Abbado.

Per permettere una fruizione migliore da parte dei visitatori, un controllo ottimale dei flussi da parte dell'organizzazione e il rispetto di tutte le direttive sanitarie, è stato studiato un percorso di visita per il pubblico. L'ingresso all'area espositiva - così come a tutti gli eventi di Insieme - sarà gratuito e le persone, dopo i controlli da parte del personale predisposto, seguiranno un itinerario guidato attraverso gli stand iniziando da quelli situati sul viale pedonale, per salire poi ai giardini pensili e proseguire fino all'uscita dalla cavea.

Negli spazi interni dell'Auditorium, invece, si svolgerà un ricco calendario di appuntamenti con gli autori. Incontri concepiti – nello spirito che da sempre anima Libri Come e Più libri più liberi – come momenti di confronto tra il pubblico e i migliori narratori e pensatori del nostro tempo. Ci saranno gli scrittori che fin dalle prime settimane dell'epidemia si sono interrogati in forma saggistica su quello che stava accadendo, come Paolo Giordano – che parteciperà all'incontro coordinato da Angelo Piero Cappello dedicato alla “cura dei libri” con Alberto G. Ugazio (giovedì 1 ottobre, ore 16, Cavea dell'Auditorium), e quelli che immediatamente hanno sentito l'esigenza di scriverne in forma romanzata, come Giuseppe Genna, che dialogherà con Franco Berardi (Bifo) nell'incontro dal titolo “La Grande Pandemia” (Venerdì 2 ottobre, ore 16.00, Teatro Studio Borgna). Ci saranno i pensatori che hanno analizzato questi mesi inserendoli all'interno di una linea molto più lunga e complessa, come Roberto Esposito, e i filosofi che hanno scelto di approfondire il rapporto tra l’essere umano e il pianeta – Emanuele Coccia, Stefano Mancuso (in dialogo con Teresa Mannino) e Vito Mancuso.

All'Auditorium interverranno molti dei nomi più affermati della letteratura italiana contemporanea, che presenteranno ai lettori i loro nuovi libri: ci sarà Antonio Scurati (che dialogherà con Lucia Annunziata) col nuovo capitolo del suo M e poi Edoardo Albinati, Maurizio de Giovanni, Gianrico Carofiglio, Rossana Campo, Antonio Pennacchi, Cristina Comencini, Riccardo Falcinelli e molti altri.

Non mancheranno importanti autori stranieri come gli spagnoli Javier Cercas e Manuel Vilas e le francesi Valérie Perrin e Maylis de Kerangal (con il sostegno di Ambassade de France - Institut Français). Solo nel caso di alcuni grandi nomi, che per ovvie ragioni non potranno partecipare dal vivo alla manifestazione, sarà necessario ricorrere ai collegamenti video: interverranno virtualmente a Insieme il grande storico israeliano Yuval Noah Harari, autore del saggio 21 lezioni per il XXI secolo e Salman Rushdie, scrittore visionario come pochi altri.

In programma, inoltre, le lectio di Massimo Recalcati, Michela Murgia, Claudio Giunta (su Tommaso Labranca); i dialoghi a due voci – più diretti, senza presentatori –, tra Stefania Auci e Nadia Terranova, Chiara Valerio e Marco Malvaldi, tra Valeria Parrella e Annalena Benini, tra Andrea Marcolongo e Viola Ardone, tra Francesco Piccolo e Simonetta Sciandivasci, tra Antonio Pennacchi e Aurelio Picca, mentre sarà Marco Damilano a moderare l’incontro tra Erri De Luca e Zerocalcare intitolato: “In direzione contraria”.

Ci sarà il reading di Tommaso Ragno da Vita e destino di Vassilij Grossman. Paolo Orneli, Assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione della Regione Lazio, parteciperà all'incontro “Librerie del futuro: innovazione, cultura e competitività”, dedicato al tema del sostegno alle librerie indipendenti (giovedì 1° ottobre, ore 16). Nutrita la presenza di esponenti del mondo dell'informazione, proprio in virtù del fatto che spetta ai giornalisti, in prima istanza, fornire un'interpretazione dei mutamenti della realtà. E a Insieme, a presentare i propri libri, orientati quasi tutti al racconto del presente, ci saranno il direttore di Repubblica Maurizio Molinari e poi Aldo Cazzullo, Giovanni Floris, Riccardo Iacona. Marco Frittella dialogherà con il ministro della Cultura Dario Franceschini e con Andrea Vianello nell’incontro a cura di RAI Libri “Italia green”. Stefano Liberti presenterà il suo saggio Terra bruciata.

Come la crisi ambientale sta cambiando l'Italia e la nostra vita (Domenica 4 ottobre, ore 14.30, Spazio Risonanze). Federica Sciarelli presenterà il suo volume Trappole d'amore, con Marina Borrometi, Veronica Briganti e Ercole Rocchetti (Domenica 4 ottobre, ore 18.30, Teatro Studio Borgna). Rita Dalla Chiesa, insieme a Salvo Sottile, parlerà del suo libro Il mio valzer con papà (Sabato 3 ottobre, ore 21, Spazio Risonanze). Marino Sinibaldi condurrà alcuni incontri che avranno come titolo “Il coraggio e la cura”, riflessioni sui temi dettati dalla pandemia: nell’incontro inaugurale, il 1 ottobre, Sinibaldi ospiterà in collegamento diretto Salman Rushdie e sul palco il teologo Vito Mancuso, nell’ultimo, a chiusura di Insieme, collegato ci sarà Yuval Noah Harari e sul palco in cavea Paolo Giordano. Da segnalare la mostra della vignettista Ellekappa e la presenza, domenica 4 ottobre, del cantautore Francesco De Gregori, che parteciperà alla presentazione del volume Francesco De Gregori. I Testi. La storia delle canzoni di Enrico Deregibus. Sempre domenica 4, prima dell’ultimo  incontro, ancora un divertente e raffinato appuntamento musicale con gli Extraliscio, accompagnati dalle letture dello scrittore Ermanno Cavazzoni.


PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO

Per quanto riguarda il programma all'interno del Parco archeologico del Colosseo – a cura del festival LETTERATURE – gli appuntamenti si svolgeranno in due sedi distinte, secondo due modalità differenti. La prima è concepita come un percorso esperienziale site-specific che, partendo dalla Basilica di Massenzio e attraversando il parco del Palatino, giungerà al Tempio di Venere e Roma. Il percorso “Massenzio-Tempio di Venere e Roma” metterà le arti in dialogo attraverso installazioni, performance artistiche e musicali e la compresenza di letture autoriali. Ogni sera saranno presenti due autori con un loro inedito. Sono previsti due turni di lettura per permettere a più persone di partecipare. Il primo alle 19.30 e il secondo alle 21:00. Ad accogliere il pubblico a Massenzio ci sarà un’installazione inedita dell’artista israeliana Michal Rovner (in collaborazione con la Fondazione Merz). La lettura del primo autore sul palco di Massenzio dialogherà con il lavoro di Rovner. Il pubblico attraverserà il parco archeologico verso il Tempio di Venere e Roma. A metà percorso verrà accolto da un’installazione dell’artista britannico Tim Etchells e verrà poi coinvolto in una performance di Virgilio Sieni che vedrà la partecipazione di numerose persone in qualità di performer (entrambe le iniziative inedite e in collaborazione con RomaEuropa). Giunto al Tempio di Venere e Roma il pubblico assisterà alla lettura di un secondo autore che insieme a un musicista chiuderà la serata. Saranno presenti: Claudia Durastanti, Esperance Hakuzwimana Ripanti, Giulio Cavalli, Elena Varvello (accompagnata dal contrabbassista Federico Marchesano), Daniele Mencarelli, Ilja Leonard Pfeijffer (in collaborazione con l’Ambasciata d’Olanda), Anna Giurickovic Dato, Franco Arminio (accompagnato dal duo chitarra e voce Livio e Manfredi Arminio).

La seconda sede sarà presso lo Stadio Palatino, dove verrà allestito un palco. Qui, ogni sera, saranno presenti tre autori italiani e internazionali che presenteranno una riflessione di dieci minuti su un tema condiviso, a cui farà seguito un dibattito guidato da un moderatore. La presenza di ospiti internazionali sarà garantita attraverso un collegamento in streaming con traduzione simultanea su grande schermo. Nel contesto del dibattito verrà presentato in anteprima internazionale lo spettacolo teatrale Ode laica per Chibock e Leah del premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka con Moni Ovadia ed Esther Elisha, per la regia di Fabrizio Arcuri e Andrea Cusumano, con il coro delle allieve della scuola di recitazione del Teatro Azione e del Centro Internazionale La Cometa, i movimenti scenici di Marco Angelilli e le musiche di Teho Teardo (1-2 ottobre). Ogni sera verrà proiettato il docu-film Ode laica per Chibok e Leah del regista newyorkese Awam Ampka. Gli ospiti delle serate: il Premio Nobel Wole Soyinka, Moni Ovadia, Yasmina Khadra, Enrico Galiano, Emilie Plateau (con il sostegno di Ambassade de France - Institut Français), Gino Roncaglia, David Quammen, Licia Troisi, Emanuele Coccia, Jennifer Nansubuga Makumbi (in collaborazione con British Council), Igiaba Scego e i moderatori Alessandra Di Maio, Vanessa Roghi, Yari Selvetella, Lorenzo Marsili. Insieme raccoglie le considerazioni sulla pandemia di giornalisti, poeti, filosofi, artisti, narratori e scienziati. Affinché dall'incontro diretto con le persone possano nascere momenti di condivisione e riflessione. In questi mesi molti aspetti della nostra vita quotidiana sono cambiati in modo drammatico. E se da un lato non possiamo non registrare questi cambiamenti, dall’altro emerge l'esigenza di andare avanti, di incontrarsi in sicurezza e discutere, ascoltare, leggere: per capire ma anche per evadere.

mercoledì 9 settembre 2020

Ludmila Ulitskaya, Tra corpo e anima: i racconti editi da La Nave di Teseo

Questo articolo è stato pubblicato dalla rivista LuciaLibri.

Alisa è una donna che si affaccia alla vecchiaia con la certezza di aver vissuto intensamente. La pensione non è elevata ma le permette di vivere in maniera dignitosa. I suoi servizi di baby-sitting le permettono di arrotondare godendo dei piccoli piaceri come il teatro e i concerti al conservatorio. Una donna libera che non aveva vincoli fino a quando una perdita di coscienza tra le mura domestiche non ha aperto uno squarcio nella sua vita così ben calibrata. Da quel giorno, Alisa ha iniziato a pensare alla morte e a come accoglierla. Anche Musja pensa alla morte ma non alla sua, bensì a quella dell’amata e compagna di vita Zarira Mentre quest’ultima è su un letto di ospedale, Musja entra in contatto con una fattucchiera armena che le spiega cosa fare con l’anima di Zarira in seguito alla morte del suo corpo. Ci sono le sorelle anziane Lidija e Nina che si riuniscono dopo la scomparsa della madre. E ancora Lilja, la giovane studentessa di pedagogia, che attende invano il neosposo Salich senza sapere che in realtà lui non è scappato dal giogo famigliare ma è stato catturato all’aeroporto di Baghdad e portato nel penitenziario di Abu Ghraid.


Sono i racconti “al confine” di Ludmila Ulitskaya raccolti nel libro Tra corpo e anima edito da La Nave di Teseo (traduzione di Margherita De Michiel). L’anima, personaggio della narrativa russa, la ritroviamo in celebri pagine scritte da Dostoevskij, Cechov, Turgenev, Tolstoj, nelle lezioni russe di Nabokov e in molti testi di grandi filosofi russi.

«Chiunque voi siate, siete un contenitore di questo liquido perplesso, questa materia nebulosa, in fermento, pregiata», scriveva così Virginia Woolf a proposito dell’anima russa rintracciabile nei libri di Dostoevskij. Questo essere fluttuante, senza barriere, forza espansionistica e al tempo stesso immersiva: l’anima, scrive Virginia Woolf, «…tracima, dilaga, si mescola con le anime di altri. La semplice storia di un impiegato di banca che non poteva pagare una bottiglia di vino si diffonde, prima che ce ne possiamo rendere conto, nelle vite di suo suocero e delle cinque amanti che quest’ultimo tratta in maniera abominevole, e nella vita del postino, e in quella della domestica, e in quella delle principesse alloggiate nello stesso palazzo». Ecco, questo è ciò che accade nei racconti di Ludmila Ulitskaya: voliamo sulle vite di Musja e Zarifa, di Lidija e Nina, di Lilja e Salich, di Alisa, di Gulja, di Tolja, osserviamo le loro tribolazioni, partecipiamo ai loro dolori, ci rallegriamo quando riescono ad essere appagati per poi sprofondare inesorabilmente nelle loro anime. È qui che il limite tra la loro e la nostra anima si assottiglia sempre di più. Cosa accade quando si impone di fronte a noi «il confine più sacro: quello della vita o meglio dell’esistenza fisica»? Ludmila Ulitskaya se lo domanda e attraverso le vite dei personaggi sopracitati tenta una risposta a una domanda complessa giungendo alla riflessione secondo la quale sappiamo molto di più sul corpo che sull’anima.

Quello di Ludmila Ulitskaya è un pensiero filosofico nato dalla stesura letteraria che si inserisce appieno nella produzione poetica e narrativa della scrittrice, considerata una delle voci viventi più rappresentative della letteratura russa. I ragionamenti filosofici sono uniti indissolubilmente alla scienza e non sfugge a questa legge la ricerca di Ludmila Ulitskaya la cui laurea in biologia presso l’Università di Mosca l’ha portata a lavorare come scienziata nell’Istituto di Genetica. Parafrasando Aristotele, la scienza che ha per oggetto la verità è rappresentata dalla filosofia.

martedì 1 settembre 2020

Annie Ernaux festeggia il suo compleanno: tutti gli articoli e le recensioni

Per festeggiare il compleanno di Annie Ernaux (Lillebonne, 1º settembre 1940) di seguito vengono raccolti alcuni articoli sulla voce femminile più potente del panorama contemporaneo internazionale, vincitrice del Premio Strega Europeo 2016.


Una delle frasi più potenti di Annie Ernaux riguarda «l’arte della memoria». L’unica alla quale non possiamo sottrarci. «J’ai le sentiment de creuser toujours le même trou», scrive Ernaux ne L’Écriture comme un couteau. Ed è probabilmente questo spirito che ci accompagna nella lettura de L’evento (128 pagine, 15 euro), edito in Francia da Gallimard e pubblicato in Italia da L’Orma Editore nella magistrale traduzione di Lorenzo Flabbi. Il fascino è racchiuso in una scrittura «au-dessous de la littérature», che proprio in questo terreno trova la sua naturale collocazione. Una scrittura definita, non impropriamente, «autosociobiografica» da Pierre-Louis Fort. La trasposizione del sentire femminile circoscritto ad un evento traumatico e scandaloso al tempo stesso prende le mosse da una lacerante alterità esistenziale per approdare a una consapevolezza e integrità dove memoria personale e storicità si fondono creando una sintesi dialettica che si risolve sul piano del reale e nell’incontro con il lettore.

Annie Ernaux au-dessous de la littérature
È affascinante poter ricostruire il mosaico letterario costituito dalla totalità delle pubblicazioni di Annie Ernaux fino ad oggi. L’architettura narrativa che sottende ogni suo romanzo crea una sorta di mappatura del corpo: il sentire dell’autrice ricorda la ricerca proustiana attorno al tempo e alla finitudine del tempo. Tuttavia, la Ernaux riesce a superare quella dicotomia, per Proust apparentemente invalicabile, tra un Io narrante e un Io vincolato al proprio sentire, in altre parole la Ernaux riesce a trascendere la distanza proustiana tra ciò che Leo Spietzer definisce l’«io che ricorda» e l’«io ricordato».

La trasformazione femminile: Memoria di ragazza di Annie Ernaux
Chi di noi ha sepolto tra i ricordi il momento di passaggio alla vita adulta? Quanto ci costa rievocare quel passato troppo ingombrante da diventare inconfessabile persino per noi stessi? Talvolta il ricordo è l'unica arma che abbiamo per tenere in vita qualcosa (o qualcuno) del nostro passato. Per Annie Ernaux il ricordo si trasferisce sulla nuda carta, sul foglio bianco e intonso, prendendo forma attraverso un progetto di scrittura capace di farla "vivere al di sopra del tempo". Innalzandosi in volo, Annie Ernaux guarda la ragazza del '58 diventare donna, la guarda mentre si scopre soggetto libero. Da questo humus emozionale e in parte autobiografico nasce Memoria di ragazza pubblicato da L'Orma Editore nella traduzione di Lorenzo Flabbi. 

Dinnanzi ad alcuni eventi gravi e assoluti, il testimone, colpito nel profondo, prorompe nel canto, cioè nel grido che aspira alla purezza. Le parole di Jean Starobinski provengono dal suo saggio Introduction à la poésie de l’événement. La voce scende nell’abisso, il grido trafigge la tragicità del quotidiano infondendo un sentire inedito. Le parole del poeta trasfigurano la realtà, ne riscrivono limiti e confini. Ho pensato alle parole di Starobinski leggendo alcuni passi dell’opera L’écriture comme un couteau di Annie Ernaux (Gallimard, 2011). La sua voce, guidata dalle riflessioni di Frédéric-Yves Jeannet, taglia la pagina, affonda come un coltello nella sua storia, arriva alle radici per poi risalire e trasformare il racconto da personale a corale. Riflessioni che diventano per Ernaux l’occasione per considerare il simbolismo insito nel gesto di scrivere. Il gesto ha origine dalle mani, le stupende e benedette mani, rimembrando i versi di Rainer Maria Rilke (Ma tu hai stupende/ benedette le mani/ Nascono chiare a te dal manto/ luminoso contorno:/ Io sono la rugiada, il giorno/ ma tu, tu sei la pianta).

La bibbia del femminismo: Il secondo sesso di Simone de Beauvoir
Come si costruisce la libertà femminile e su cosa si fonda? Alla base della bibbia del femminismo contemporaneo, scritta da Simone de Beauvoir, c’è questa domanda che abbatte qualsiasi rivendicazione sociale e obbliga ad allargare gli orizzonti della ricerca e della riflessione. Ricerca e riflessione che trovano le risposte in testi filosofici e storici. Da qui l’indagine antropologica, biologica, psicoanalitica e letteraria del primo volume cui fa seguito il secondo volume con un’analisi prettamente più filosofica. «On ne naît pas femme, on le devient» («Donna non si nasce, lo si diventa»): è l’incipit del secondo volume. Una frase che ancora brucia, scuote, inquieta e lascia uno spazio bianco tra la parola femminismo e la parola donna.




Parte del mio studio sull'opera letteraria di Annie Ernaux è contenuta nel mio ultimo, L'evento della scrittura. Sull’autobiografia femminile in Colette, Marguerite Duras, Annie Ernaux pubblicato da 13lab Editore libro