mercoledì 29 gennaio 2020

E' durato così poco ma dura ancora...

© Henri Cartier-Bresson/Magnum Photos/Contrasto

E’ durato poco
ti ricordi
la tovaglia a fiori rossi
il bicchiere che sapeva d’uovo
l’acquazzone improvviso
i campi arruffati e vetrosi
gli archi di pietra serena
il giornale sulla testa
ingoiavi frutti di mare gonfi di pomodoro
il fango dentro le scarpe di tela
l’odore aspro di menta pestata
il nostro abbracciarci insaziabile
la lite nell’ascensore
la buccia di cocomero sul davanzale
ti ricordi
il fresco delle lenzuola
la finestra aveva una cresta di stelle arancioni
soffrivo di mal di pancia
la tua testa di ragazzo mi pesava sul petto
ti ricordi
è durato così poco ma dura ancora.

Dacia Maraini

sabato 25 gennaio 2020

Arte come nodo, nodo come dono: la mostra di Jorge Eduardo Eielson a Piazza Navona

Arte come nodo, nodo come dono: la mostra di Jorge Eielson 
Dal 23 Gennaio 2020 al 29 Febbraio 2020 
Instituto Cervantes 
Piazza Navona, 91
Roma


Jorge Eduardo Eielson, membro della «Generación del 50», è stato artefice della rivoluzione poetica peruviana. Il suo percorso artistico lo ha portato a sperimentare la pittura, la poesia, la narrativa e il teatro; il «nodo» è l’elemento centrale della sua produzione artistica che rappresenta una sintesi tra le sue origini latinoamericane, eredità dei quipus amerindi, e la sua esperienza europea. Il nodo, oltre che il fondamento della sua arte, è per Eielson un simbolo magico tra la dimensione visuale e quella verbale, un segno arcaico e moderno allo stesso tempo.

A partire dalla raccolta poetica Habitación en Roma / Di stanza a Roma (1952) si percorreranno luoghi e monumenti che danno titolo alle poesie di quella raccolta, si spiegheranno i rapporti tra l’artista e i luoghi e si organizzeranno reading attorno alle suddette poesie. Le letture saranno in collaborazione con Martha Canfield.

All'interno delpercorso espositivo sarà possibile far vivere un momento di grande impatto emotivo attraverso un percorso sensoriale per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni. Alcune didascalie dedicate guideranno i piccoli visitatori nella fruizione delle opere esposte. I partecipanti, con la guida degli operatori, potranno sperimentare in prima persona i "gesti dell'arte" per "trasformare un oggetto qualsiasi in un/oggetto magico" e raccontare attraverso "un quipu" se stessi, in una "biografia per nodi". 


Gabriele Basilico - Metropoli: la mostra a Roma a Palazzo delle Esposizioni

Gabriele Basilico - Metropoli 
Dal 25 Gennaio 2020 al 13 Aprile 2020
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale 194
Roma


Inaugura oggi a Palazzo delle Esposizioni la grande mostra Gabriele Basilico - Metropoli, a cura di Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e dall’Azienda Speciale Palaexpo e realizzata in collaborazione con l’Archivio Gabriele Basilico.

Dedicata a uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale, la rassegna è incentrata sul tema della città con oltre 250 opere in diversi formati datate dagli anni Settanta ai Duemila, alcune delle quali esposte per la prima volta.

La metropoli: un racconto che passa dallo sviluppo e dalle stratificazioni storiche delle città, dai margini e dalle periferie in continua trasformazione è stato da sempre il principale motore della sua ricerca.
La mostra analizza questo tema mettendo a confronto le opere realizzate nelle numerose città ritratte, tra le quali Beirut, Milano, Roma, Palermo, Napoli, Barcellona, Madrid, Lisbona, Parigi, Berlino, Buenos Aires, Gerusalemme, Londra, Boston, Tel Aviv, Istanbul, Rio de Janeiro, San Francisco, New York, Shanghai, accostate secondo analogie e differenze, assonanze e dissonanze, punti di vista diversi nel modo di interpretare e di mettere in relazione lo spazio costruito.

Il percorso espositivo della rassegna si articola in cinque grandi capitoli: “Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980”, il primo importante progetto realizzato da  Basilico; le  “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine sul nostro Paese suddiviso in sei itinerari realizzata nel 1996 in collaborazione con Stefano Boeri e presentata alla Biennale Architettura di Venezia; "Beirut", due campagne fotografiche per la prima volta esposte insieme, realizzate nel 1991 in bianco e nero e nel 2011 a colori, la prima alla fine di una lunga guerra durata oltre quindici anni, la seconda per raccontarne la ricostruzione; “Le città del mondo”, un viaggio nel tempo e nei luoghi da Palermo, Bari, Napoli, Genova e Milano sino a Istanbul, Gerusalemme, Shanghai, Mosca, New York, Rio de Janeiro e molte altre ancora; infine  “Roma”, la città nella quale Basilico ha lavorato a più riprese, sviluppando progetti sempre diversi fino al 2010, in occasione di una stimolante quanto impegnativa messa a confronto tra la città contemporanea e le settecentesche incisioni di Giovambattista Piranesi.
Oltre alle opere in mostra, viene proposta un’ampia biografia illustrata che racconta attraverso brevi testi e immagini il percorso artistico e professionale di Basilico (più volte infatti le due sfere si sono incrociate) e tre video: il primo realizzato da Tanino Musso nel 1991 a Beirut e rimontato da Giacomo Traldi che ha rielaborato anche un’intervista del regista Amos Gitai del 2012 dedicata a Roma e a Piranesi. Il terzo video, “A proposito di Sezioni del Paesaggio italiano”, è un’intervista a Stefano Boeri realizzata da Marina Spada nel 2002.

--

Gabriele Basilico (Milano, 12 agosto 1944, Milano, 13 febbraio 2013) è stato uno dei maggiori fotografi italiani del Novecento e uno dei maestri della fotografia italiana ed europea contemporanea. Inizia a fotografare alla fine degli anni Sessanta con fotografie di indagine sociale. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano (1973), si dedica alla fotografia con continuità. È del 1978-1980 la sua prima ricerca importante, “Milano. Ritratti di fabbriche”, presentata nel 1983 al PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Milano. Il primo incarico internazionale è del 1984, quando viene invitato a partecipare, unico italiano, alla Mission Photographique de la DATAR, l’importante progetto di documentazione delle trasformazioni del paesaggio contemporaneo voluto dal governo francese. Da questo lavoro nascono il libro e la mostra Bord de mer. Nel 1990 riceve a Parigi il “Prix Mois de la Photo” per la mostra e il libro Porti di Mare. Nel 1991, con un importante progetto sulla città di Beirut devastata da una guerra civile durata quindici anni, la sua notorietà si sposta a un livello ancora più decisamente internazionale.
Un primo bilancio sul suo lavoro è oggetto della retrospettiva alla Fondazione Galleria Gottardo di Lugano nel 1994 e del volume L'esperienza dei luoghi. Fotografie 1978-1993. 
Invitato alla Biennale di Venezia del 1996 con la mostra “Sezioni del paesaggio italiano/Italy. Cross Sections of a Country”, in collaborazione con Stefano Boeri, riceve il premio “Osella d'oro” per la fotografia di architettura contemporanea.
Nel 1999 pubblica Interrupted City e Cityscapes, con oltre trecento immagini sulle città realizzate a partire dalla metà degli anni Ottanta, che espone allo Staedelijk Museum di Amsterdam, al CPF (Centro Portugues de Fotografia) di Porto, al MART (Museo d’Arte Moderna di Trento e Rovereto) di Trento, e al MAMBA (Museo de Arte Moderno) di Buenos Aires.
Nel 2000 svolge un lavoro sull’area metropolitana di Berlino su invito del DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst) ed espone “Milano, Berlin, Valencia” all’IVAM (Istituto Valenciano de Arte Moderno) di Valencia. Riceve inoltre il premio “I.N.U.” (Istituto Nazionale di Urbanistica) per il suo contributo alla documentazione dello spazio urbano contemporaneo.
Nel 2002 la GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Torino gli dedica una retrospettiva, e nell’ambito di Photo España con il volume Berlin vince il premio per il miglior libro fotografico dell’anno.  Nel 2003 partecipa alla V Biennale di Architettura e di Design di Sao Paulo con una mostra in collaborazione con Alvaro Siza, successivamente esposta alla Triennale di Milano e al PAN di Napoli.
Nel 2005 pubblica il libro Scattered City, raccolta di immagini inedite di città d’Europa. Nel 2006 espone alla Fundação Calouste Gulbenkian di Lisboa e riceve un incarico di lavoro dal Nouveau Musée National de Monaco.
Nel 2006 pubblica il volume Photo Books 1978-2005, che raccoglie e illustra i suoi libri personali e molti dei più importanti libri collettivi a cui ha partecipato. Lo stesso anno, in occasione di una grande retrospettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi, pubblica la monografia Appunti di un Viaggio/Carnet de travail 1969/2006.
Nel 2007 espone al Palazzo della Ragione di Mantova, all’Ara Pacis di Roma, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, alla Pinacoteca Provinciale di Bari. È anche invitato alla LII Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia dove presenta fotografie della serie Beirut 1991. Sempre nel 2007 realizza una grande campagna fotografica sulla Silicon Valley su incarico del SFMoMA (San Francisco Museum of Modern Art) di San Francisco, dove espone nel 2008, pubblicando il volume Gabriele Basilico-Silicon Valley. Inoltre, riceve dalla Fondazione Astroc di Madrid il “Premio Internazionale per la Fotografia di Architettura” ed espone in quella sede. La mostra è accompagnata dal volume Intercity.
Nel 2008 realizza una ricerca sulla città di Roma, presentata al Palazzo delle Esposizioni con il libro Roma 2007. Lo stesso anno presenta una ricerca sulla trasformazione della città di Mosca vista dalle sette “torri staliniane”, svolta in collaborazione con Umberto Zanetti, alla Cité de l’Architecture/Palais de Chaillot di Parigi. Il volume che raccoglie il lavoro si intitola Mosca verticale.
La sua ricerca va sempre più allargandosi alle grandi metropoli del mondo e nel 2010-2011 lavora su Istanbul, Shanghai, Rio de Janeiro, pubblicando nel 2010 Istanbul 05.10, nel 2011 Da Istanbul a Shanghai, sempre nel 2011 Basilico. Rio de Janeiro 2011.
Nel 2012 partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con il progetto “Common Pavilions”, ideato da Adele Re Rebaudengo e realizzato in collaborazione con Diener & Diener Architekten, Basilea. Il libro Common Pavilions viene pubblicato nel 2013. 
Basilico ha sempre intrecciato il suo instancabile lavoro fotografico sulla morfologia e le trasformazioni della città e del paesaggio contemporaneo con attività seminariali, lezioni, conferenze, riflessioni condotte anche attraverso la parola scritta. Il suo pensiero è stato raccolto e sintetizzato nel 2007 nel volume Gabriele Basilico. Architettura, città, visioni, a cura di Andrea Lissoni, mentre nel 2012 Rizzoli ha pubblicato Leggere le fotografie in dodici lezioni.

domenica 12 gennaio 2020

Alla Corey Helford Gallery una mostra dedicata ai 100 anni della nascita di Federico Fellini

The Influence of Fellini: A Surreal 100th Birthday Celebration
Dal 25 gennaio al 29 febbraio
Corey Helford Gallery
571 S. Anderson St. Los Angeles, 
CA 90033

Korin Faught_Quiet Revolution_Oil on panel_24_ round

In occasione dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini, la Corey Helford Gallery inaugurerà il nuovo anno con una grande collettiva in onore del regista italiano Federico Fellini. The Influence of Fellini: A Surreal 100th Birthday Celebration sarà aperta al pubblico fino al 29 febbraio.

Riconosciuto come uno dei più grandi e influenti registi di tutti i tempi, Federico Fellini ha saputo liberare l'immaginifico, la dimensione onirica e fantastica dal verismo e dal realismo materico segnando una nuova epoca del cinema italiano e internazionale, sdoganando nuovi codici linguistici e cinematografici, diventando una vera e propria Icona. La Dolce Vita, 8½, La Strada, Nights of Cabiria, Juliet of the Spirits, Satyricon, Amarcord, Casanova, per ricordare alcune sue opere.

Nunzio Paci_Torpid Flesh (Carne Inerte)_Oil and graphite on board_19.7_ x 15.8_ 

Miho Hirano_Dialogue_Oil on canvas_29_ x 24_
L'esposizione sarà un momento per riflettere sull'influenza di Fellini nell'arte, nel cinema e nella letteratura attraverso una selezione di opere di artisti CHG e inediti creati appositamente per la mostra da artisti del calibro di Adrian Cox, aica, Alexandra Bastien, Bei Badgirl, Brandi Milne, Caia Koopman, Carol Liu, Chloe Early, Christybomb, Dan Lydersen, Dilka Bear, Dosshaus, Eva Montanari, Handiedan, HERAKUT, Hirabayashi Takahiro, Ian Francis, Ivana Flores, Jackie Dunn Smith, Jana Brike, Jang Koal, JD King, Junko Mizuno, Kazuki Takamatsu, Korin Faught, Krista Huot, Krovblit, Kukula, Lauren Marx, Lioba Bruckner, Lola, Lu Cong, Luke Chueh, Marc Scheff, Meredith Marsone, Messy Desk, Michael Campbell, Miho Hirano, Miss Van, Naoto Hattori, Nicoletta Ceccoli, Nicomi Nix Turner, Nunzio Paci, Oliver Hibert, ONCH, Relm, Rhiannon Valenti, Richard J Oliver, Ron English, Ryan Heshka, Sarah Folkman, Sasha Ira, seenaeme, Shark Toof, Soey Milk, Stella Im Hultberg, Sylvia Ji, Tarntara Sudadung, The London Police, Tina Yu, Troy Brooks, Vyal One, Yosuke Ueno, Yuka Sakuma, and Zoe Byland.

Tra questi artisti ricordiamo la partecipazione dell'illustratrice italiana Eva Montanari che, come Fellini, è nata e cresciuta a Rimini. Suggestivo il suo racconto: "Da piccola guardavo i film di Fellini e il mio preferito era Amarcord. Ho studiato i suoi scatti e il modo di raccontare una storia: i suoi riferimenti figurativi figurativi sono molti e differenti". 

Tra gli artisti italiani ci sarà anche Nunzio Paci, che dichiara: "Ho visto molte volte Juliet of the Spirits. Le opere d'arte nella mostra collettiva riflettono la mia attuale esplorazione del mondo naturale e le sue connessioni con la sfera del sogno, della nostalgia e della memoria, tutti temi in comune con l'opera di Fellini".

Caro Buermann, curatore della mostra, condivide i suoi intenti: "I revisited many of Fellini's classics in the process of organizing this show and got to know Fellini as the ultimate dreamer. He cared about creating experiences for his audience, to tell a story, to amuse, and this has had a big influence on me. Fellini said, 'Realism is a bad word. In a sense everything is realistic. I see no line between the imaginary and the real.' The works on display in this exhibit walk this fine line between reality and surreality." 

Love is Calling di Yayoi Kusama: le Infinity Mirror Rooms fanno il giro del mondo. A breve in Italia

Icona dell'arte contemporanea, Yayoi Kusama torna sul palcoscenico intrecciando pop art, minimalismo e ricerche psichedeliche attraverso le sue opere e i suoi dipinti, veri e propri spettacoli immersivi, installazioni scultoree, opere letterarie e architettoniche che rimodellano e ristrutturano lo spazio esterno a partire dalla tempesta emotiva interna dell'artista. 


Ha inizio così un ciclo di esposizioni che da anni riscuote l'interesse di critica e pubblico. Si tratta di LOVE IS CALLING, presentato per la prima volta in Giappone nel 2013 come uno dei più coinvolgenti e caleidoscopici racconti che fanno parte del ciclo delle Infinity Mirror Rooms di Yayoi Kusama. 
Fino al 7 Febbraio all'Ica, l'Institute of Contemporary Art di Boston LOVE IS CALLING sarà la nuova esposizione di Yayoi Kusama. La mostra sarà accompagnata da una presentazione tratta dalla collezione dell'ICA intitolata Beyond Infinity: Contemporary Art After Kusama che offrirà una panoramica delle influenze di Kusama e della sua importante eredità sull'arte contemporanea.


Il vocabolario visivo di Yayoi Kusama si infittisce di cromie e sculture in un continuo gioco di riflessi e illusioni spaziali. Il pubblico si immerge, materialmente e letteralmente, nelle opere diventando un prolungamento del sentire dell'artista. I tentacoli emotivi di Yayoi Kusama si diramano dal pavimento fino a toccare il soffitto passando per i corpi dei visitatori. 
E' il caso del ciclo di esposizioni inaugurate in autunno 2019 presso la David Zwirner Gallery di New York che ha ospitato oltre 60 opere dell’artista giapponese nella mostra Every day I pray for love, incluso una nuova Infinity Mirrored Room. L'installazione si chiama Dancing lights that flew up to the universe specchi e luci a LED riflettono cromie bianche e rosse. 



Le Infinity Mirrored Rooms di Yayoi Kusama continuano a fare il giro del mondo: dal Crystal Bridges Museum of American Art a Bentonville passando per l’Institute of Contemporary Art Boston e il Westport Arts Center in Connecticut. 

Il 2020/2021 è il biennio europeo di Yayoi Kusama: a settembre 2020 si potrà ammirare una mostra al Gropius Bau di Berlino, nell'aprile del 2021 sarà allestita una mostra al Museo Ludwig di Colonia e successivamente alla Fondazione Beyeler a Basilea. E' stata annunciata anche una mostra italiana. 

Nell'attesa della data italiana, alcune immagini delle Infinity Mirror Rooms di Yayoi Kusama.





venerdì 10 gennaio 2020

Jane Eyre di Charlotte Brontë diventa una graphic novel edita da Bao Publishing

Come sarebbe Jane Eyre ai giorni nostri
Jane è la graphic novel scritta da Aline Brosh McKenna e illustrata da Ramón K. Pérez edita in Italia da Bao Publishing e originariamente pubblicata nel 2017 dagli statunitensi BOOM! Studios.
Visita il sito dell'editore

La trasposizione di Jane Eyre per mano di McKenna e Ramon Pérez rappresenta una perla letteraria nel panorama italiano (e internazionale) del romanzo capolavoro di Charlotte Brontë. 
Libro icona della letteratura inglese, il romanzo della Brontë riflette un ambiente svantaggioso per una donna soprattutto se economicamente in difficoltà (l'autobiografia dell'autrice penetra la storia narrata). A più riprese i critici hanno ravvisato la natura contraddittoria della società vittoriana, una società in transizione, all'interno della quale ogni persona, di ogni ceto sociale, ha tentato di trovare una propria collocazione identitaria con grande dispendio di energie emotive. Da questo punto di vista è interessante porre l'attenzione sulle continue esplorazioni letterarie e metaforiche dell'autrice nell'utilizzo di una terminologia che allude (più o meno esplicitamente) ai concetti di schiavitù. Una schiavitù sociale ma anche una schiavitù intima propria di una condizione, quella femminile in particolare, in perenne lotta contro l'emarginazione e l'oppressione.

Cosa accade se questi temi vengono trasposti ai giorni nostri? Possiamo ancora parlare di condizioni professionali svantaggiose per le donne? Lo struggimento di Jane Eyre può essere paragonato al caos emotivo di una ragazza della sua età in una metropoli come New York?
Trasferitasi a New York City, la Jane di Aline Brosh McKenna frequenta la scuola d'arte e tenta l'indipendenza economica facendo la baby sitter per la figlia di Rochester, un uomo affascinante e misterioso i cui segreti potrebbero rivelarsi molto pericolosi per la famiglia e per la stessa Jane. 
Rinnovando i tempi e i luoghi della narrazione, la Jane di Aline Brosh McKenna mantiene quel candore e quella purezza d'animo che hanno caratterizzato il personaggio di Charlotte Brontë. L'aspetto ruvido di Rochester non gli impedisce di vedere le profondità di Jane. Questa apertura, nel romanzo originale così come nella rivisitazione edita da Bao Publishing, permette a Jane di svelarsi a Rochester e nel contempo di conoscere gli abissi di quell'uomo senza averne paura.
Il merito di questa rivisitazione è l'aver mantenuto l'anima della storia scritta da Charlotte Brontë, una storia senza tempo.

--

Aline Brosh McKenna è una sceneggiatrice di fama mondiale (Il diavolo veste Prada, per citare uno dei suoi successi) ed è co-creatrice e showrunner di alcune serie televisive.
Ramón Pérez è un fumettista canadese che ha lavorato per alcune e importanti serie Marvel. 

giovedì 9 gennaio 2020

Le mostre da non perdere in Italia nel 2020: oltre 40 esposizioni da visitare. Scopri il calendario dell'arte

Quali sono le mostre che ci attendono nel corso del 2020? Agenda fitta per chi ama viaggiare tra le città d'arte e nutrirsi di cultura. Anche per il 2020 le mostre da non perdere saranno molte e gli appuntamenti per gli appassionati d'arte non mancheranno. Da Gabriele Basilico a De Chirico, da Leonardo a Mario Schifano, dalle donne nell’arte ai costumi di Annamode, dai giovani artisti contemporanei alla pittura asiatica, da Arte Fiera Bologna a Parma Capitale della Cultura: vogliamo fornirvi un ampio ventaglio di mostre da visitare nel 2020, un calendario di mostre d'arte che inaugurano a gennaio e termineranno a metà 2020.

Photo by Matteo Maretto on Unsplash

Brescia
Donne nell'arte. Da Tiziano a Boldini
Dal 18 Gennaio 2020 al 07 Giugno 2020
Palazzo Martinengo, via dei Musei 30
A cura di Davide Dotti
Per quattro mesi, le sale di Palazzo Martinengo a Brescia si popoleranno di dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane. Donne nell'arte. Da Tiziano a Boldini è un racconto di come l'universo femminile abbia giocato un ruolo determinante nella storia dell’arte italiana, lungo un periodo di quattro secoli, dagli albori del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque. Oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, De Nittis, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell'emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.

Milano
Novecento privato. Da De Chirico a Vedova
Dal 17 Gennaio 2020 al 22 Febbraio 2020
Galleria Bottegantica, via Manzoni 45
Alcuni dei Giganti del ‘900 italiano tornano nelle sale che, nel secondo dopoguerra, li avevano accolti quali giovani protagonisti dell’arte del loro tempo. Un'esposizione che conferma la piena validità di quelle che, all’epoca, potevano apparire come personali proposte, intuizioni, visioni di un pur quotato gallerista. La mostra, che è a cura di Stefano Bosi, Valerio Mazzetti Rossi e Enzo Savoia, si avvale della consulenza scientifica di Fabio Benzi.

Milano
Nero si bianco. Carte d'archivio raccontano Leonardo
Dal 16 Gennaio 2020 al 28 Marzo 2020
Archivio di Stato
Una narrazione multisensoriale del periodo milanese, e non solo, di Leonardo basata sulle fonti documentarie conservate in Archivio di Stato di Milano in una passeggiata emozionale che accompagna il visitatore attraverso le sale del Palazzo del Senato. L’esposizione si sviluppa in un percorso tematico incentrato sulla vita, sulle opere, sui luoghi e sull’uomo Leonardo, avvalendosi anche delle tecnologie 2D e 3D per portare il visitatore nel mondo parallelo del genio di Leonardo.
La mostra prende le mosse dalla vasta ricerca condotta in Archivio di Stato di Milano dall’architetto Giovanni Battista Sannazzaro e sarà l’occasione per presentare una selezione dei 350 documenti portati alla luce, fra i quali spiccano alcuni inediti di grande interesse. Trascritti e acquisiti in alta definizione, i documenti saranno collegati alle immagini più significative delle opere del genio fiorentino cui si riferiscono. Documento principe della mostra è l’unica firma autografa a oggi conosciuta di Leonardo, vergata da sinistra verso destra di fronte al notaio Antonio de Capitani in calce al contratto per la realizzazione del dipinto “La Vergine delle Rocce”, oggi esposto al Museo del Louvre.

Cremona
La voce dell'Adda. Leonardo e la civiltà dell'acqua. Milano, Cremona, Sondrio. 
Dal 15 Gennaio 2020 al 28 Febbraio 2020
Sala degli Alabardieri, Piazza del Comune 8
Sbarca a Cremona la mostra curata da Alberto Martinelli e Fabrizio Trisoglio, che celebra l'anniversario dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci - fra i primi scienziati, intellettuali e artisti ad intuire le incredibili risorse del grande fiume - e attraverso fotografie riprodotte su pannelli ricostruisce l'andamento dell'Adda. Dalle sorgenti nelle Alpi Retiche ci si sposta in Valtellina, per giungere fino a Cremona, attraverso immagini delle grandi strutture idroelettriche dell'ex municipalizzata milanese, opere di archeologia industriale, vedute e scorci del territorio e del contesto montano, naturalistico, tecnologico, agricolo e sociale.
L'itinerario della rassegna - che vede la presenza di autorevoli fotografi quali Antonio Paoletti, Guglielmo Chiolini, Gianni Berengo Gardin, Francesco Radino, Luigi Bussolati - spazia dalle rare immagini della seconda metà dell'Ottocento del Fondo Vismara, a quelle degli anni Trenta e Cinquanta, fino al ricco Fondo Contemporaneo degli anni Ottanta e alle più recenti campagne fotografiche commissionate da Fondazione Aem.

Roma
Gabriele Basilico. Metropoli
Dal 25 Gennaio 2020 al 13 Aprile 2020
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194
Dedicata a uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale, la rassegna è incentrata sul tema della città con oltre 250 opere in diversi formati datate dagli anni Settanta ai Duemila, alcune delle quali esposte per la prima volta. La metropoli è sempre stasaggio antropizzato, dello sviluppo e delle stratificazioni storiche delle città, dei margini e delle periferie in continua trasformazione sono stati il principale motore della sua ricerca.
La mostra analizza questi temi mettendo a confronto le opere realizzate nelle numerose città ritratte, tra le quali Beirut, Milano, Roma, Palermo, Napoli, Barcellona, Madrid, Lisbona, Parigi, Berlino, Buenos Aires, Gerusalemme, Londra, Boston, Tel Aviv, Istanbul, Rio de Janeiro, San Francisco, New York, Shanghai, accostate secondo analogie e differenze, assonanze e dissonanze, punti di vista diversi nel modo di interpretare e di mettere in relazione lo spazio costruito.
Il percorso espositivo della rassegna si articola in cinque grandi capitoli: “Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980”, il primo importante progetto realizzato da  Basilico; le  “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine sul nostro Paese suddiviso in sei itinerari realizzata nel 1996 in collaborazione con Stefano Boeri e presentata alla Biennale Architettura di Venezia; "Beirut", due campagne fotografiche per la prima volta esposte insieme, realizzate nel 1991 in bianco e nero e nel 2011 a colori, la prima alla fine di una lunga guerra durata oltre quindici anni, la seconda per raccontarne la ricostruzione; “Le città del mondo”, un viaggio nel tempo e nei luoghi da Palermo, Bari, Napoli, Genova e Milano sino a Istanbul, Gerusalemme, Shanghai, Mosca, New York, Rio de Janeiro e molte altre ancora; infine  “Roma”, la città nella quale Basilico ha lavorato a più riprese, sviluppando progetti sempre diversi fino al 2010, in occasione di una stimolante quanto impegnativa messa a confronto tra la città contemporanea e le settecentesche incisioni di Giovambattista Piranesi.

Bologna
Arte Fiera 2020 
Dal 24 Gennaio 2020 al 26 Gennaio 2020
Fiera di Bologna, Piazza della Costituzione
Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale: artefiera.it

Milano
Mario Schifano. Qualcos'altro
Dal 22 Gennaio 2020 al 20 Marzo 2020
Galleria Gio’ Marconi, Via Tadino 20
Mostra dedicata ad un nucleo di monocromi compresi tra il 1960 e il 1962, curata da Alberto Salvadori e in collaborazione con l’Archivio Mario Schifano.
Schifano intende con i suoi monocromi non solo azzerare la superficie del quadro, anche come risposta all’informale, ma attribuirle un altro punto di vista, “inquadrarla”, proporre un nuovo modo di vedere e di fare pittura. Il primo a capire che la superficie dei monocromi è semplicemente uno schermo sarà Maurizio Calvesi che così scrive nel catalogo della mostra alla Galleria Odyssia (1963): “Erano quadri originalissimi: verniciati con una sola tinta o due, a coprire l’intero rettangolo della superficie o due rettangoli accostati... Un numero o delle lettere (ma solo talvolta) isolati o marcati simmetricamente; qualche gobba della carta, qualche scolatura: il movimento della pittura era tutto lì.” Comune denominatore di un’intera generazione di artisti da Lucio Fontana a Enrico Castellani, da Piero Manzoni a Yves Klein, il monocromo non è una novità tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta e Schifano ne è perfettamente consapevole.
“Pensavo che dipingere significasse partire da qualcosa di assolutamente primario...”, racconta l’artista, “I primi quadri soltanto gialli con dentro niente, immagini vuote, non volevano dir nulla. Andavano di là, o di qua, di qualsiasi intenzione culturale. Volevano essere loro stessi... Fare un quadro giallo era fare un quadro giallo e basta”.

Roma
Y.Z. Kami. Night Paintings
Dal 18 Gennaio 2020 al 21 Marzo 2020
Gagosian Gallery, via Francesco Crispi 16
"L’astrazione ha sempre fatto parte del mio lavoro" Y.Z. Kami. Night Paintings, una mostra di nuovi dipinti di Y.Z. Kami. Questa è la prima mostra personale dell’artista in Italia, e segue la sua partecipazione al progetto collaterale della 58° Biennale di Venezia, The Spark Is You, la collettiva organizzata dalla Parasol unit foundation for contemporary art di Londra.

Monza
Giappone. Terra di Geisha e Samurai 
Dal 30 Gennaio 2020 al 02 Giugno 2020
Villa Reale, Viale Brianza 1
Il percorso espositivo, messo a punto da Francesco Morena, propone uno spaccato delle arti tradizionali dell’arcipelago estremo-orientale attraverso una precisa selezione di opere databili tra il XIV e il XX secolo, tutte provenienti dalla raccolta di Valter Guarnieri, collezionista trevigiano con una grande passione per l’Asia orientale, alle quali si uniscono, in questa speciale occasione, alcuni kimono della raccolta di Lydia Manavello, collezionista trevigiana esperta conoscitrice di tessuti asiatici.

Milano
Liu Ye. Storytelling
Dal 30 Gennaio 2020 al 28 Settembre 2020
Fondazione Prada
Largo Isarco 2
Storytelling è la mostra personale del pittore cinese Liu Ye a cura di Udo Kittelmann presso la galleria Nord nella sede di Milano. Il progetto espositivo, inaugurato per la prima volta a Prada Rong Zhai a Shanghai nel 2018, prosegue a Milano e include una selezione di 35 dipinti realizzati a partire dal 1992. A Shanghai, le opere di Liu Ye interagivano in modo armonico con gli arredi, le decorazioni e i colori originali della storica residenza del 1918, instaurando un rapporto simbiotico con gli spazi intimi e le piccole stanze di Prada Rong Zhai. A Milano, i suoi dipinti generano un contrasto cromatico e materico con le pareti di cemento e l’architettura industriale di Fondazione Prada, attivando una nuova sequenza narrativa e un enigmatico contrasto con gli ampi spazi espositivi. La dislocazione geografica contribuisce a focalizzare l’attenzione sull’abilità di Liu Ye nel creare un universo pittorico personale, che non si inserisce in nessun movimento artistico specifico.

Venezia
Collettiva Giovani Artisti. 103ma edizione
 Dal 02 Febbraio 2020 al 08 Marzo 2020
Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di Piazza San Marco 71/c
Una giuria di esperti si è riunita venerdì 13 dicembre a Palazzetto Tito per visionare le proposte presentate dai 149 partecipanti al bando della storica Collettiva Giovani Artisti dell’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, arrivata quest’anno alla 103ma edizione. La commissione, composta dal Professor Bruno Bernardi, Presidente dell’Istituzione Fondazione Bevilacqua la Masa, poi sostituito dal consigliere Roberto Zamberlan, e da Matilde Cadenti, Stefano Cecchetto, Lidia Panzeri e Dario Pinton, ha valutato le proposte presentate dai giovani artisti del Triveneto di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Nella valutazione finale sono state selezionate le opere di 37 giovani artisti. Di seguito i nomi:
Art Builders Group (collettivo), Luisa Badino, Federica Basso, Nicola Bertolo, Giacomo Bianco, Clelia Cadamuro, Simone Carraro, Francesco Casati, Stefano Cescon, Damiano Colombi, Jonathan Colombo, Enrico Dedin, Giacomo Deppieri, Daria Dmytrenko, Bruno Fantelli, Greta Maria Gerosa, Maddalena Granziera, Angela Grigolato, Bohdan Koshovyi, Chan Juan Liu, Giulio Malinverni, Arianna Marcolin, Elisabetta Mariuzzo, Anna Marzuttini, Marco Mastropieri, Giulia Milani, Alessandro Miotti, Ilaria Miotto, Jared Munn, Laura Omacini, Mattia Pastore, Carlo Scarpa, Ilaria Simeoni, Sofia Tocca, Giordano Tricarico, Cinzia Tusini, Fabiano Vicentini.

Torino
Cinemaddosso da Cinecittà a Hollywood. I costumi di Annamode
Dal 14 Febbraio 2020 al 15 Giugno 2020
Museo Nazionale del Cinema, Via Montebello 20 
Cinema e arte si fondono in questa mostra cinemaddosso da Cinecittà a Hollywood i costumi di Annamode curata da Elisabetta Bruscolini. L'esposizione celebra la straordinaria storia della Sartoria Annamode, eccellenza del Made in Italy dagli anni Cinquanta a oggi nella realizzazione di abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. Oltre 100 costumi per 40 film, un percorso espositivo dove ogni abito è esposto come un’opera d’arte e raccontato grazie a diversi contributi video: un allestimento sorprendente curato da Maria Teresa Pizzetti. Un percorso fortemente immersivo e interattivo all'interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino, che descrive ed evoca 70 anni, dalla "Dolce Vita" ai giorni nostri, di un'avvincente storia imprenditoriale al femminile, quella delle sorelle Allegri, Anna e Teresa, che con i loro costumi e le loro invenzioni hanno reso celebre in tutto il mondo la Sartoria Annamode.

Torino
Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero 
Dal 20 Febbraio 2020 al 10 Maggio 2020
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Via delle Rosine 18
Tra le oltre duemila immagini che compongono la collezione, i curatori ne hanno scelte più di duecento, realizzate da circa cinquanta autori provenienti da tutto il mondo: tra i tanti, spiccano i nomi di Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Robert Capa, Lisetta Carmi, Henri Cartier-Bresson, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Mario Cresci, Mario De Biasi, Mario Dondero, Alfred Eisenstaedt, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Jan Groover, Mimmo Jodice, William Klein, Herbert List, Duane Michals, Ugo Mulas, Ruth Orkin, Federico Patellani, Ferdinando Scianna, Franco Vimercati e Michele Zaza.
Curata da Walter Guadagnini, direttore di CAMERA, con la collaborazione di Barbara Bergaglio e Monica Poggi, la mostra racconta il nostro passato e le radici del nostro presente, oltre all’evoluzione della fotografia italiana e internazionale di un intero trentennio.

Parma
Parma Capitale Italiana della Cultura 2020
Dal 11 Gennaio 2020 al 13 Gennaio 2020
Sedi varie
Al via la tre giorni parmense dedicata alla città Capitale Italiana della Cultura 2020: da sabato 11 gennaio al 13 gennaio. Il programma è fitto di eventi: l’11, People of Parma, una parata in giallo per le strade della città con tutta l’energia della cultura; il 12, al Teatro Regio la cerimonia istituzionale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; il 13 un affascinate Viaggio nella città d’oro. Nei tre giorni l’inaugurazione di tre mostre: Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo; Noi, il Cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile e Parma è la Gazzetta. E ancora letteratura contemporanea con Stefania Auci e Gianrico Carofiglio; concerti e musica fiore all’occhiello della città. Ancora, sabato e domenica Verdi Off ed il Teatro Regio portano la musica, energia e creatività sulle linee degli autobus cittadini, all’Ospedale dei Bambini, negli Istituti Penitenziari di Parma, nelle Case per Anziani e nei dormitori della città. Infine, durante la tre giorni, tre luoghi simbolo della città saranno animati da videomapping che il Comune dona alla città in occasione della tre giorni: piazza Garibaldi vedrà protagoniste “Le PAROLE della cultura”, mentre Piazza Duomo sarà accesa da “TEMPUS. Il tempo del lavoro” una proiezione multimediale sulla facciata della Cattedrale, entrambi prodotti da Kifitalia, Idea Factory e Cantiere Idea.

Salerno
Stardust Bowie by Sukita
Dal 04 Gennaio 2020 al 27 Febbraio 2020
Palazzo Fruscione, Vicolo Adelberga 19
L'associazione culturale Tempi Moderni, con il supporto della Regione Campania e ONO arte contemporanea presenta la mostra “Stardust Bowie by Sukita”, una retrospettiva dedicata al quarantennale rapporto professionale e personale tra David Bowie, una delle più importanti icone della cultura popolare contemporanea, e il maestro della fotografia giapponese Masayoshi Sukita, probabilmente il più importante fotografo col quale David Bowie abbia mai lavorato. 

Forlì 
Ulisse. L’arte e il mito
Dal 15 febbraio al 21 giugno 2020,
La mostra Ulisse. L’arte e il mito è interamente dedicata al mito di Ulisse e alle sue varie declinazioni e visuali. Dal XXVI canto dell’Inferno dantesco allo Stanley Kubrick di 2001 – Odissea nello spazio, dal capitano Acab di Moby Dick di Melville alla città degli Immortali di Borges, dal Tasso della Gerusalemme liberata alla Ulissiade di Leopold Bloom fino ad arrivare al Kafavis di Ritorno ad Itaca: il grande eroe omerico è parte della cultura occidentale.

Milano
Georges de La Tour: l’Europa della luce
Dal 7 febbraio al 7 giugno 2020
Per la prima volta in Italia sarà dedicata una grande esposizione al più celebre pittore francese del Seicento, Georges de La Tour, e ai suoi rapporto con i grandi maestri a lui contemporanei. La rassegna sarà curata da Francesca Cappelletti con il contributo di un comitato scientifico composto da Pierre Rosenberg, Gail Feigenbaum, Annick Lemoine, Andres Ubeda, e promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira. I dipinti di Georges de La Tour saranno posti a confronto con capolavori di altri artisti, quali Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot, Hendrick ter Brugghen, per riflettere sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, nonché per affrontare diversi interrogativi che permmangono sulla produzione dell’artista. Sarà occasione per analizzare il profondo contrasto tra i temi diurni, più crudi e realistici, e i temi notturni con figure illuminate dalla luce di una candela. 

Roma
Rembrandt alla Galleria Corsini. L’autoritratto come San Paolo
Dal 20 febbraio al 15 giugno 2020
L’Autoritratto come san Paolo di Rembrandt, proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam, sarà esposto in mostra intendendo portare alla luce una vicenda dimenticata ma cruciale nella storia del collezionismo europeo. Il dipinto fu protagonista di un episodio significativo della dispersione di opere d’arte durante l’occupazione francese del 1799, quando il maestro di casa dei Corsini, apparentemente all’insaputa del principe Tommaso, lo vendette ai mercanti Luigi Mirri e William Ottley per far fronte alle contribuzioni forzate imposte dal nuovo governo. L’opera, che apparteneva a Neri Corsini, torna in Italia per la prima volta dal 1799. Sarà presente anche una selezione di incisioni di Rembrandt di proprietà della famiglia Corsini e altre opere. 

Venezia
Niñez rubata
dal 21 gennaio al 4 febbraio 2020. 
La mostra è curata da Roberta Semeraro ed è presentata e sostenuta da Iris Peynado.
In occasione del Giorno della Memoria, sarà allestita presso lo spazio Magazzino Gallery al piano terra di Palazzo Contarini Polignac a Venezia la mostra dell’artista israeliana Patricia Shira Mano Tolentino, dal titolo Niñez rubata. L’esposizione s’ispira ai ritratti dei bambini presenti nel Museo della Memoria di Gerusalemme. "L’idea del progetto Niñez Rubata è nata quasi un anno fa mentre guardavo le foto delle vittime della Shoah, nello specifico quelle del Ghetto di Varsavia. Mi ha colpito vedere un bambino nella foto intitolata Un bambino vestito di stracci seduto in una strada del ghetto e ho deciso di dipingere un piccolo ritratto del solo volto, della sua espressione impaurita. Successivamente ho iniziato a cercare altri bambini da ritrarre e mi è venuta l’idea di creare un muro composto di ritratti ad olio sul Ghetto di Varsavia, ispirato all’opera dell’artista francese Christian Boltansky. Questo progetto riguarda la memoria, e si propone di combattere la caduta nell’oblio, nell’antisemitismo e nel negazionismo della Shoah”.


Di seguito un elenco di mostre inaugurate nel corso del 2019 che termineranno tra gennaio e aprile del 2020:

Perugia
Madonna col Bambino attribuita a Pinturicchio
Dal 10 Agosto fino al 26 Gennaio 2020
Galleria Nazionale dell'Umbria
Palazzo dei Priori
Corso Vannucci, 19 ‒ 06123

Dall'11 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020
Galleria Nazionale dell’Umbria
Palazzo dei Priori
Corso Vannucci, 19 ‒ 06123

Dal 10 ottobre 2019 al 31 gennaio 2020
Museo Archeologico di Amelia
Tel: 0744 978120 
Amelia (Terni)

Venezia 
Dal 31 Agosto 2019 al 2 Febbraio 2020
Casa dei Tre Oci di Venezia

5 settembre 2019 / 1 marzo 2020
A cura di Ben Van Beneden
Palazzo Ducale - Appartamento del Doge

Breathless / Senza respiro. London Art Now / Arte Contemporanea a Londra
Dal 18 ottobre 2019 al 1 marzo 2020
GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA DI CA’ PESARO
Santa Croce, 2076

Padova
of French Art from the Virginia Museum of Fine Arts
Dal 26 ottobre 2019 al 1° marzo 2020
Palazzo Zabarella
via degli Zabarella, 14

Città della Pieve 
A cura di Matteo Pacini,
Fino al 15 marzo 2020
In collaborazione con Galleria Artespressione di Milano
Promossa dall’Associazione Ankamò e dal Comune di Città della Pieve
Spazio Kossuth - Rimesse del Palazzo Vescovile

Milano
Guggenheim. La collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso
Dal 17 Ottobre 2019 al 09 Febbraio 2020
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12

Milano
Impressioni d’oriente. Arte e collezionismo tra Europa e Giappone
Dall'1 Ottobre 2019 al 2 Febbraio 2020
Mudec - Museo delle Culture
Via Tortona 56

Milano
Elliott Erwitt. Family 
Dal 16 Ottobre 2019 al 15 Marzo 2020
MUDEC Museo delle Culture
via Tortona 56

Milano
De Chirico
Dal 25 settembre 2019 al 19 gennaio 2020
a cura di Luca Massimo Barbero
Milano, Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12

Venezia
Livio Seguso – In principio era la goccia
Dal 15 ottobre 2019 al 12 aprile 2020
MUSEO DEL VETRO DI MURANO
Fondamenta Giustinian, 8

Asti
“Monet e gli impressionisti in Normandia. Capolavori dalla Collezione Peindre en Normandie” 
Dal 13 settembre 2019 al 16/02/2020
75 opere che raccontano il movimento impressionista in Normandia a partire dai primi decenni dell’Ottocento.Da Claude Monet a Eugène Boudin, da Thèdore Gericault a Jean-Baptiste Corot, da Charles Daubigny a Jacques Villon, da Auguste Renoir a Pierre Bonnard.
Organizzazione: Arthemisia
Curatore: Alain Tapié
Palazzo Mazzetti
Corso Vittorio Alfieri, 357

Venezia
5 settembre 2019 / 1 marzo 2020
A cura di Ben Van Beneden
Palazzo Ducale - Appartamento del Doge

Firenze
Eugenia Serafini – Tra i cieli dell’Infinito
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15

Firenze
L’arte e la moda
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15

Firenze
Domenico Pompa – La pittura del poeta
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15

Firenze
Anna Maria Fazio – Il brusio del mondo
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15

Firenze
Franco Cingolani – Barcellona. Racconti del quotidiano
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15

Firenze
Gianni Bucher Schenker – Preziosità del disegno
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15

Firenze
Roberto Rosso – Firenze. Nostalgia del vedere
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
PLUS FLORENCE
Via Santa Caterina D'alessandria, 15