giovedì 30 ottobre 2025

«Il sesso senza consenso è stupro»: cosa è cambiato in Francia

 

Il Parlamento francese ha approvato in via definitiva una riforma che inserisce esplicitamente la nozione di “non consentement” nel Code pénal in materia di stupro e aggressioni sessuali, stabilendo che costituisce aggressione sessuale “qualsiasi atto sessuale non consentito” (“Tout acte sexuel non consenti”). 

La legge chiarisce che il consenso dev’essere libero, informato, specifico, preventivo e revocabile, e precisa che il silenzio o la semplice assenza di reazione non possono essere interpretati come consenso. In passato, il diritto penale francese definiva la violenza principalmente attraverso la presenza di costrizione, minaccia o sorpresa, senza però assumere il consenso come criterio positivo esplicito. 



Il cambiamento va oltre una revisione terminologica: afferma che è la presenza del consenso, e non soltanto l’assenza di forzatura, a essere centrale nella qualificazione del reato. In tal modo il quadro normativo si allinea agli standard internazionali che richiedono il consenso esplicito, rafforza la tutela delle vittime che non hanno acconsentito pur in assenza di violenza manifesta e invia un messaggio culturale netto: la sessualità senza consenso è un reato. 


Le ricadute pratiche riguarderanno l’intera filiera giudiziaria: per inquirenti, magistrati e giurati la fattispecie diventa più chiara e, laddove si dimostri l’assenza di consenso, potrà risultare meno necessario provare elementi come violenza o minaccia; sul piano preventivo ed educativo, la riforma potrà sostenere campagne di sensibilizzazione e percorsi formativi; sul piano giurisprudenziale, si aprono spazi interpretativi, ad esempio per i casi di consenso revocato durante l’atto o annullato da manipolazione. 


Restano, tuttavia, alcune sfide delicate: la prova del carattere libero, informato e specifico del consenso; la valutazione di situazioni in cui il silenzio, la mancanza di resistenza, l’alcol o sostanze incidono sulla libertà di autodeterminazione; la necessità di un’adeguata formazione delle forze dell’ordine e degli operatori della giustizia; la verifica dell’impatto reale in termini di condanne e protezione effettiva delle vittime. 


In questo dibattito si inserisce anche il riferimento all’ “Affaire Gisèle Pélicot” (dopo la sua denuncia e il rifiuto dell’anonimato, il racconto della violenza sessuale non è più tornato quello di prima. «La vergogna deve cambiare lato» aveva detto Gisèle Pelicot), caso che ha messo in luce dinamiche di potere e manipolazione e ha contribuito a spingere verso una ridefinizione del consenso. 


Con questa riforma la Francia compie un passo storico: il consenso non è più implicito o secondario, ma l’elemento cardine. Il messaggio è chiaro: senza consenso è stupro. 


La sfida ora passa all’applicazione concreta nei tribunali e all’effetto che la norma avrà sulla tutela delle vittime e sul cambiamento culturale.

domenica 26 ottobre 2025

Venezia 82, François Ozon rilegge «Lo straniero» di Albert Camus

Alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia François Ozon ha portato sul grande schermo “Lo straniero” di Albert Camus, scegliendo un bianco e nero netto che rispecchia l’orizzonte morale del romanzo. Sin dalle prime immagini il film torna al cuore della storia: Meursault, l’uomo dell’indifferenza, che osserva il mondo senza cercarvi un senso, fino all’atto che lo scaraventa davanti alla giustizia degli uomini.



 

Ozon non aggiorna Camus: lo attraversa. La regia asciutta, i dialoghi essenziali e l’uso della luce scolpiscono un’Algeria mentale più che geografica, dove la distanza emotiva del protagonista diventa il vero campo di battaglia. Il processo, cardine del racconto, è filmato come un rito collettivo che pretende significati là dove Meursault offre solo constatazioni; è qui che emergono con forza i temi di responsabilità, verità e sguardo dell’altro.

 

La prova attoriale al centro del film lavora per sottrazione, rinunciando alle inflessioni psicologiche più facili per restituire l’enigma dell’assurdo. Ne risulta un adattamento fedele allo spirito e personale nella forma, capace di parlare al presente senza didascalie: un ponte fra la letteratura del Novecento e le domande, ancora aperte, che riguardano la colpa, significato dell'esistenza e la libertà.

 


sabato 11 ottobre 2025

Annie Ernaux premiata a Genova con il Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2025

Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022, sarà protagonista a Genova, a Palazzo Ducale per ricevere il Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2025 nel corso di una cerimonia pubblica in programma martedì 28 ottobre nella Sala del Maggior Consiglio.



Il Premio Europeo Rapallo BPER Banca è promosso dalla Città di Rapallo con il sostegno di BPER Banca e gode del patrocinio della Commissione Europea Rappresentanza in Italia e della collaborazione di Coop Liguria. Il riconoscimento, assegnato ogni anno alla “migliore scrittrice europea”, celebra il valore delle voci femminili nella narrativa contemporanea.

Nel corso della serata, Annie Ernaux dialogherà con due delle giurate del Premio, Nadia Terranova e Margherita Rubino. L’incontro offrirà al pubblico l’occasione di riflettere sui temi centrali della sua opera, come la memoria personale, la condizione femminile e il rapporto tra autobiografia e storia collettiva, affrontati in libri ormai diventati classici come Gli anni, Il ragazzo e Perdersi. Un riconoscimento internazionale per la scrittura femminile.

La consegna del premio sarà affidata alla Sindaca di Rapallo, Elisabetta Ricci, alla presenza di rappresentanti istituzionali e dei partner dell’iniziativa.

Con il suo stile essenziale e diretto, Ernaux ha trasformato l’esperienza individuale in racconto universale, rendendo la propria voce una delle più riconoscibili e influenti della letteratura europea contemporanea.