domenica 29 dicembre 2013

Correndo vivo di più

Elisa Talentino
In questi giorni di ritrovi, abbracci, brindisi, sguardi alla finestra, ricordi, panettoni, torroni, corpi e respiri sono stata un po' assente. E non è la prima volta ma è così quando si prende un treno e si inizia un viaggio, è difficile scendere e allora lo sguardo va altrove, il corpo anche e la mente non la tieni più. 
E devo dire che mi piace questa cosa di vivere senza respiro un momento dopo l'altro, un attimo che incalza e scalza quello precedente, è una corsa continua. Credo di averlo detto già in altre sedi, tra le pagine di questo blog, che la corsa è qualcosa che mi appartiene (non nel senso più propriamente "sportivo" del termine). Ho sempre rincorso qualcosa perchè volevo arrivare da qualche parte, a volte non sapevo dove volevo andare e neppure dove stavo andando ma di una cosa ero certa: volevo andare lontano. Certe volte la corsa ha rappresentato una fuga da qualcuno, da qualcosa. 
Poi trovi un posto, un albero, un prato, una panchina, delle mura, dei libri e dei quadri. Li trovi in ordine sparso ma li trovi e capisci che ti vuoi fermare. Che forse quel posto puoi provare a chiamarlo casa.
E un po' così che mi son fermata, anche se con la mente viaggio. Ma i piedi sono ancorati a un pezzo di mondo che nel mio cuore (e a volte ancora adesso ho paura a pronunciare quella parola) cerco di chiamarlo casa

Una musica per voi, per tutti voi. Spero vi piaccia, Sigur Rós - Hoppípolla


2 commenti:

  1. Sono passata per salutarti e per augurarti buon anno nuovo!
    Ciao. Lucia.

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  2. Grazie Lucia, che sia un anno felice, ricco di tante cose anche per te!

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